Interni

Allarme antisemitismo. Arrestato aspirante jihadista

A Genova scoperto un bengalese che ha aderito a gruppi filo Al Qaida. A Napoli oltraggio ai sequestrati di Hamas

Allarme antisemitismo. Arrestato aspirante jihadista

Ascolta ora: "Allarme antisemitismo. Arrestato aspirante jihadista"

Allarme antisemitismo. Arrestato aspirante jihadista

00:00 / 00:00
100 %

Sembrava una storia modello quella di Faysal Rahman, 21enne bengalese impiegato da due anni in un cantiere navale di Sestri Ponente, in attesa di un prossimo, regolare permesso di soggiorno. Ma ieri Faysal è finito in manette, arrestato dalla polizia per istigazione e apologia di terrorismo, dopo più di un anno di indagini, coordinate dal pm della Dda di Genova Federico Manotti, che indaga a piede libero anche due suoi connazionali, residenti a Genova e a Mantova. Il ragazzo ha aderito a Tehrik-e Taliban Pakistan, organizzazione terroristica legata ad Al Qaeda. E il permesso di soggiorno, per gli inquirenti, lo aspettava per andare in Pakistan a combattere. Nel frattempo si esercitava come jihadista da tastiera, divulgando sul web il suo credo fondamentalista e le azioni violente della «sua» cellula terroristica, addestrandosi nella teoria dell'uso delle armi da fuoco e pianificando, sempre su carta, come compiere attentati e atti di sabotaggio.

Un ennesimo segnale, se ce ne fosse stato bisogno, di come il livello di tensione in Italia nel dopo 7 ottobre sia evidentemente cresciuto, come pure per fortuna l'attenzione delle forze dell'ordine, da subito attiva nel presidiare i potenziali obiettivi, 205 dei quali legati al mondo ebraico o a Israele. Non sono solo gli arresti dei jihadisti in erba delle ultime settimane a far pensare, ma anche i tanti gesti di antisemitismo che anche in Italia si sono susseguiti negli ultimi giorni, riflesso nostrano di un fenomeno diffuso non solo nel mondo arabo ma in tutta Europa e in tutto l'Occidente. Ieri a Napoli, come era già accaduto a New York, qualcuno ha strappato e imbrattato i manifesti con i volti degli ostaggi israeliani di Hamas. Croci nere disegnate sulle fotografie attaccate su pali della luce nel centro della città campana come gesto di intolleranza rivolto, peraltro, verso bambini e anziani innocenti che si trovano nelle mani dei terroristi.

A Roma, intanto, sono già due i diversi episodi che hanno visto «attaccate» le pietre d'inciampo, i sampietrini in ottone dedicati alla memoria degli ebrei deportati dai nazisti, mentre nella zona di piazza Bologna sono apparsi su un muro una stella di David e il volantino di un bambino sequestrato da Hamas.

Episodi simili a Milano, dove oltre a due stelle di David (una delle quali disegnata sul muro di un palazzo dove abita una donna di origine ebraica) l'Antiterrorismo è al lavoro anche su due scritte antisemite e che fanno riferimento esplicito all'attacco di Hamas in Israele apparse le scorse settimane all'interno dei servizi igienici di due locali.

Commenti