"Allarme omicidio stradale Rischia di aumentare i pirati"

Il presidente Aci, Sticchi Damiani: «Per chi soccorre non dovrebbe scattare l'arresto, altrimenti c'è chi fuggirà»

"Allarme omicidio stradale Rischia di aumentare i pirati"

Il problema degli incidenti stradali mortali è tornato a farsi sentire: nel 2015, escludendo le autostrade, sono aumentate le vittime per la prima volta dopo 14 anni. Un forte deterrente rispetto a comportamenti scellerati (sorpassi sulle strisce pedonali, al volante ubriachi o sotto l'effetto di droghe, scambiare i vialoni delle città per autodromi) arriva dalla nuova legge sull'omicidio stradale. Il presidente dell'Aci, Angelo Sticchi Damiani, ricorda, in proposito, come «l'associazione abbia tenuto, in materia, un atteggiamento prudente», pur riconoscendo la validità della linea durissima contro chi si mette alla guida in condizioni pericolose e, quindi, con un'alta probabilità di provocare un disastro, o chi causa un incidente senza attenuanti. E prende posizione «Bisogna incentivare le persone a fermarsi a soccorrere il soggetto coinvolto; e per chi fa il proprio dovere non dovrebbe scattare l'arresto. In questo modo si eviterebbero fughe per il timore di poter finire in galera e perdere il posto di lavoro. Occorre più chiarezza a beneficio di tutti gli utenti della strada».

Intanto, si è in attesa che le Procure emanino una direttiva che risolva il problema di chi, quando deve sottoporsi agli esami del sangue per accertare la presenza di droghe nel proprio corpo, si rifiuta di farlo. In pratica, su come il personale preposto deve effettuare il prelievo con la forza, tenendo cioè fermo il soggetto. C'è un altro aspetto, infine, che crea confusione: un codicillo introdotto nella norma sull'omicidio stradale prevede il dimezzamento delle sanzioni qualora venisse stabilito il concorso di colpa. «Il codicillo - ci spiega un addetto ai lavori - rischia di depotenziare l'efficacia di questa legge, con il rischio che la pena prevista sia addirittura inferiore a quella precedente». Una vera beffa, dunque, e forse la necessità di rivedere qualcosa.

Sticchi Damiani lancia quindi un allarme, anticipando un dato che sarà ufficializzato il 19 luglio prossimo quando, con Giorgio Alleva, presidente dell'Istat, aggiornerà i numeri sugli incidenti stradali. «Porrò in risalto un dato terribile - afferma -: il 25% delle vittime si registra entro i primi quattro anni dall'ottenimento della patente. Significa che i giovani non sanno guidare. A questo punto dobbiamo fare in modo che i futuri automobilisti e i neo patentati vengano istruiti a dovere, anche attraverso campagne che evidenzino proprio la loro incapacità alla guida».

Il presidente dell'Aci prende a esempio il settore delle moto dove, per poter salire in sella a una due ruote di una certa potenza, è necessario superare tre prove. «E perché non farlo anche per le auto - si chiede Sticchi Damiani - invece di consentire di mettersi al volante di una vettura potente solo dopo un anno dal conseguimento della patente». Il neo patentato, secondo l'Aci, dovrà seguire corsi di guida sicura, ma obbligatori, e sostenere un altro esame in centri specializzati che ne attesti l'idoneità a mettersi al volante anche di vetture potenti.

Assogomma ha intanto presentato i risultati dei controlli che la Polizia stradale ha svolto nell'ambito del progetto «Vacanza sicure». È così emerso che un'auto su cinque e un furgone su tre circolano con pneumatici non in regola, e dunque rappresentano un potenziale pericolo per la sicurezza stradale. In soli due-tre anni la percentuale dei veicoli con pneumatici non a norma è praticamente raddoppiata.

Tra il 15 maggio e il 20 giugno, gli agenti hanno controllato in sei regioni (Piemonte e Val d'Aosta, Lombardia, Veneto, Toscana e Sicilia) quasi 12.00 veicoli (più di 10mila auto e 1.500 mezzi di trasporto leggero). Quasi il 7% delle vetture e l'8,5% dei furgoni viaggiavano con gomme lisce (cioè con un battistrada di spessore inferiore a 1,6 mm). Ma non solo.

Il 6% delle auto e addirittura il 15% dei furgoni è stato trovato con pneumatici non omogenei, cioè diversi per marca o modello sullo stesso assale o di tipo differente (estivo e invernale).

(ha collaborato Enrico Artifoni)

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