R itardo nella norma del «quarto d'ora politico», in sottofondo «Il cielo è sempre più blu» di Rino Gaetano. Ad accogliere il leader della Lega Matteo Salvini all'Isola Tiberina di Roma, location di Atreju, è un fan che lo aspetta pochi metri prima dell'ingresso del tendone dove terrà l'intervista con il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana: «A Matté sei Spartacus», grida mentre si scatena la ridda di selfie e circo mediatico in cerca della dichiarazione da mandare in onda al tg della sera. «Sì ma con qualche chilo in più», risponde Salvini prima di entrare nell'arena allestita da Fratelli d'Italia. Poco dopo entra il vicesegretario della Lega Giancarlo Giorgetti, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del governo gialloverde. Si vede anche il deputato del Carroccio Alessandro Morelli. Salvini in camicia bianca fuori dai jeans come nella sbornia di Pontida, fatica quasi a infiammare un altro palco, seppure saldamente alleato. Nel pubblico inneggiano al «Movimento Cinque Balle», lui parte con il mantra di questi giorni: «Gli lascio sette ministri e mi tengo il mio onore e la mia dignità». Il primo applauso degno di questo nome si scatena quando il Capitano alza l'asticella dei toni: «Li aspetto al varco questi vigliacchi», tuona all'indirizzo dei giallorossi. Il premier Giuseppe Conte in primis, il più odiato dal pubblico insieme a Matteo Renzi. Ma il tendone si esalta quando l'ex vicepremier pronuncia queste parole: «La verità è che i grandi giornali e i grandi finanzieri volevano la Lega via dalle palle e che il Pd tornasse al governo».
Per Salvini quelli del M5s «prima erano degli incapaci e ora sono diventati dei geni». Si prosegue sulla stessa falsariga e non può mancare la battuta sull'ex titolare delle Infrastrutture Toninelli: «Gli avevo detto togli Toninelli che non è un ministro, ora lo hanno fatto fuori anche loro». Salvini si è detto favorevole all'introduzione del vincolo di mandato, parlando così della senatrice Donatella Conzatti, passata da Forza Italia a Italia Viva di Renzi: «È stata eletta con i voti della Lega e del centrodestra. A me queste persone fanno schifo». Sull'alleanza di centrodestra Salvini ha specificato: «Si parte dalla coalizione che governa bene la metà delle regioni italiane e tanti comuni italiani, poi si allarga». Insomma il centrodestra vecchio stile c'è. Nonostante i dubbi espressi da Giorgia Meloni e in alcuni capannelli di parlamentari di Fdi «sulla lealtà di Forza Italia a un centrodestra a trazione sovranista». La paura è che ci possano essere fughe in avanti verso Renzi o gruppi di «responsabili» pronti a dare una mano ai giallorossi. Infatti il nemico numero uno è Conte: «Conte ha svenduto i confini, ha fatto il male dell'Italia», sbotta Salvini arrivando ad Atreju e durante l'intervista con Fontana scherza: «Conte se viene al derby domani il primo tempo sta in curva Nord e il secondo tempo in curva Sud». E a Berlusconi, che si era detto contrario al referendum sulla legge elettorale dice: «Serve una legge elettorale con la quale chi prende anche un voto in più possa governare».
Le parole più dure sono per Renzi: «La sua è una manovrina di Palazzo, tutta interna al Pd, è uno senza vergogna e senza dignità». E il duello in tv? :«Figuriamoci se scappo da uno come Renzi». Si svuota il tendone, ricominciano i selfie.
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