"Almeno ad Auschwitz mangiavate", frase choc a Nahum

Messaggio antisemita sui social. Il consigliere di Azione. "Misura colma, querelo"

"Almeno ad Auschwitz mangiavate", frase choc a Nahum
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"Almeno ad Auschwitz avevate un posto dove lavorare, mangiare e dormire". É la frese choc rivolta sui social al consigliere comunale milanese di Azione Daniele Nahum, esponente ed esponente della Comunità Ebraica. "Quello che state facendo in Palestina - prosegue il messaggio - non si avvicina anni luce alla vostra farsa dell'Olocausto. É finita l'ora di fare le vittime. I vostri genitori sono colpevoli di avervi messo al mondo perchè siete dei parassiti. Con voila pace non esiste e non esisterà mai". Frase che si conclude con "siam quelli là, siamo quelli là, siamo quelli che hanno preso Anne Frank", con emoticon e il simbolo di una mano tesa. Nahum, che proprio lunedì scorso era intervenuto in aula indossando una kippah in segno di solidarietà al padre e al bambino di sei anni insultati e aggrediti in quanto ebrei in un autogrill a Lainate, nell'hinterland milanese, denuncerà gli haters per i post antisemiti. "Non posso permettere a nessuno di scrivermi almeno ad Auschwitz avevate un posto dove lavorare, mangiare e dormire", né che la memoria di Anna Frank venga infangata con beceri cori da stadio - dichiara -. La misura è colma e per questo sporgerò formale querela, assistito dal collega consigliere del Pd e avvocato Alessandro Giungi, verso tutti coloro che mi hanno rivolto insulti di carattere antisemita". Da "rappresentante istituzionale - sottolinea -, sento il dovere di non far passare neanche un singolo episodio di antisemitismo, sia che riguardi direttamente la mia persona, sia che sia rivolto a qualsiasi cittadino. Di certo non mi lascio in alcun modo intimidire e vado avanti con ancora più determinazione".

Esprime solidarietà a Nahum il segretario nazionale di Azione Carlo Calenda, esprime "la più ferma condanna per le parole ignobili rivolte contro di lui e contro la memoria delle vittime dell'Olocausto. Quelle frasi sono un'offesa intollerabile alla dignità umana, alla storia e alla memoria di milioni di persone. E oggi piu pericolose che mai". Anche il capogruppo milanese di Forza Italia Luca Bernardo stigmatizza quel messaggio "di una violenza inaudita. Insulti antisemiti, minacce, negazionismo dell'Olocausto e un linguaggio disumanizzante, inaccettabile in qualsiasi contesto". Esprime quindi la "piena solidarietà" al collega d'aula e lancia "un appello finché intervenga la Commissione speciale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d'odio appositamente istituita dal Comune di Milano. Non è un fenomeno isolato e disorganizzato, lo sappiamo bene: non si può ignorare il dilagante antisemitismo fomentato e veicolato in particolare dai social". E "chi ha responsabilità pubblica deve condannare e disinnescare l'odio".

L'ex presidente di Anpi Milano Roberto Cenati, che si era dimesso in dissenso con la linea nazionale su Gaza, appoggia Nahum: "Post terribili che mostrano come ormai si sia superato ogni limite. L'antisemitismo dilaga e diventa sempre più pericoloso nel Paese".

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