Alta tensione M5s-Lega in Aula Occupati i banchi del governo

Scontro in Aula tra M5s e Lega prima e durante il discorso di Conte al Senato. Fischi e urla dopo gli attacchi del premier al ministro degli Interni

Alta tensione M5s-Lega in Aula Occupati i banchi del governo

Alta tensione in Aula al Senato. Nel giorno del redde rationem, della resa dei conti tra Conte e Salvini, va in scena anche lo scontro tra Cinque Stelle e Lega. I ministri e i sottosegretari del Movimento 5Stelle infatti stanno occupando i banchi del governo nell’aula del Senato lasciando libera solo la sedia del premier Giuseppe Conte. Un gesto per sottolineare la compattezza del Movimento e la vicinanza dei grillini al premier che oggi potrebbe anche lasciare la poltrona. Intanto mentre in Aula va in scena la bagarre, anche fuori palazzo Madama c'è stato uno scontro tra attivisti grillini e del Carroccio. Momenti di tensione infatti hanno accompagnato i minuti precedenti all'arrivo di Conte in Aula per le sue comunicazioni. Diversi deputati del Movimento Cinque Stelle sono presenti in Senato sempre per sostenere Conte che Di Maio ha definito una "perla rara" in un messaggio su Facebook. Di fatto all'interno di Palazzo Madama l’unico leghista che è riuscito a sedersi è stato il ministro per i Rapporti Ue Lorenzo Fontana. I leghisti del governo, visibilmente perplessi, hanno impiegato qualche minuto per capire dove prendere posto.

Poi, dopo lo "show" pentastellato, anche i ministri della Lega hanno preso posto nei banchi del governo. Il ministro Salvini di fatto ha preso posto proprio vicino al premier. Dall'altro lato si è invece accomodato il ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio. In Aula è comunque tornato il sereno dopo qualche minuto di tensione con l'arrivo del presidente del Consiglio che dopo aver salutato i ministri ha preso la parola davanti l'Aula. Pochi minuti dopo l'inizio del discorso di Conte, un passaggio ha scatenato una nuova bagarre in Aula. Il premier ha definito l'apertura della crisi "irresponsabile per inseguire un interesse personale e di partito", riferendosi al ministro Salvini. Infine in Aula sono arrivati gli applausi e anche qualche fischio quando Conte ha affermato che "votare ogni anno è da irresponsabili". Poi l'affondo su Salvini di Conte ha scatenato la reazione del Senato.

Il premier ha attaccato il ministro per gli incontri con le parti sociali al Viminale, il ritardo per la comunicazione della rosa dei nomi leghisti per la Commissione Ue e infine il rifiuto di Salvini di riferire in Aula sul Rubligate. Tutte stoccate che in Aula sono state accompagnate da fischi da parte leghista e da applausi da parte M5s.

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