Sulla pagina della Protezione Civile di Vasto, è stata pubblicata una foto di Nadia Agen (nel tondo), ritrovata e sorridente: «Eccola! Meravigliosa! Dopo una notte all'aperto sta come un fringuello. Emozionante». Nadia è la mamma di Selvaggia Lucarelli, la giornalista che lunedì, dal lontano Perù dove si trova in vacanza, ha lanciato sulla pagina Facebook un accorato appello. «Mia mamma è in Abruzzo, a Vasto. Oggi pomeriggio alle 14 è andata all'ospedale perché si era fatta male a un gomito. L'hanno fasciata e lasciata in una stanza per fare una risonanza. Mio padre si è allontanato. Mia mamma non ha mai fatto quella risonanza e da quel momento è sparita. Soffre di Alzheimer, non si era mai persa».
Ma capita a questi malati di sparire quando meno te l'aspetti. E Nadia, per fortuna, è stata ritrovata mentre camminava nelle campagne vicino a Monteodorisio da un elicottero dei vigili del fuoco. Un caso risolto con successo entro le 24 ore. Ma non tutti hanno la stessa fortuna. Ci sono sparizioni che finiscono in tragedia. «Come nel caso di settantenne americano, accompagnato dal suo infermiere, che è svanito nella folla in Piazza Duomo a Milano e ritrovato a San Donato, nell'hinterland milanese, sui binari, morto», ricorda Gabriella Salvini Porro, presidente Federazione Alzheimer. Che ne ha di storie dal raccontare. «Un signore era sparito in un cimitero mentre pregava accanto alla moglie. E mio marito aggiunge - un giorno non l'ho più trovato mentre facevamo acquisti in un grande magazzino. Quando alla fine è ricomparso ha detto candidamente: Ho perso mia moglie».
La fragilità di queste persone è disarmante. E questa devastante malattia, di cui ancora non esiste cura, si diffonde nel mondo quasi fosse un'epidemia: un nuovo caso ogni 3,2 secondi. Su scala mondiale ci sono quasi 10 milioni di nuovi casi all'anno di Alzheimer. Attualmente si contano 46,8 milioni di persone affette da una forma di demenza, cifra destinata a raddoppiare ogni 20 anni. In Italia si stima che la demenza colpisca 1.241.000 persone. Ma la malattia risulta essere in continuo aumento, come confermano le 4.633 richieste di aiuto al servizio di Pronto Alzheimer.
L'incapacità di pensare chiaramente, di riconoscere persone o luoghi o altri oggetti familiari, spesso porta la persona affetta dalla malattia ad agire in modo irrazionale. Come sparire improvvisamente. E la celerità della ricerca è fondamentale. Queste persone, infatti, non chiedono aiuto quando si smarriscono, non riconoscono neppure la persona in uniforme e non rispondono a chi li chiama per nome.
Tra coloro affetti da Alzheimer che sono usciti a piedi, la stragrande maggioranza (oltre il 90% dei casi), continua a camminare nelle strade del suo quartiere o nelle immediate vicinanze della zona dove è stato visto l'ultima volta. Quasi il 90% si ritrova all'interno di un raggio di 5-8 chilometri, di cui circa il 40% entro 2 chilometri. Qualcuno è stato ritrovato dentro un armadio di casa.
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