Amanti e corruzione: così l'esercito di Putin è finito nel pantano

"Cibo e caserme peggio della galera". Affari milionari per le amiche dei ministri

Amanti e corruzione: così l'esercito di Putin è finito nel pantano

Con le difficoltà sul campo sono arrivate pure le beffe. Qualche giorno fa Oleksandr Novikov, presidente dell'Autorità anti-corruzione di Kiev, ha diffuso una lettera aperta indirizzata a generali e funzionari del Ministero della Difesa di Mosca, esprimendo la sua gratitudine per l'«inestimabile contributo» offerto alla difesa dell'Ucraina. «Il ladrocinio ci ha dato una mano enorme. Le risorse per l'attacco al nostro Paese sono state rubate ancor prima di arrivare ai confini».

Potrebbe sembrare propaganda se non fosse che a pensarla allo stesso modo è Andrey Kozirev, Ministro degli Esteri russo dal 1990 al 1996, da tempo trasferito a Miami. «Negli ultimi 20 anni la Russia ha cercato di modernizzare le sue Forze Armate», ha dichiarato. «Il 40% di quanto speso è finito in mega-yacht a Cipro».

L'esercito russo sta diventando hi-tech, scrivono da anni gli analisti: droni Orion, aerei Suchoi 34 e 35, razzi ipersonici, sistemi crittografati di comunicazione. Se ci sono, non hanno fatto sentire più di tanto la loro presenza. Nelle colonne corazzate in arrivo dalla Bielorussia c'erano le autoblindo Brdm-2 degli anni Sessanta, per trasportare le truppe si usano ancora i Btr-80, quattro decenni di servizio. Un ex analista del Ministero della Difesa Usa, Trent Telenko, ha passato ore ad esaminare i filmati che mostravano i molti veicoli russi abbandonati lungo le strade dell'Ucraina. Risultato della valutazione: materiali scadenti, manutenzione insufficiente, incuria.

Polina Beliakova, ricercatrice dell'americana Tuft University ha scritto che difesa e forze di sicurezza russe sono vittima di un fenomeno di «corruzione sistemica». Non solo loro, a dir la verità: nelle classifiche di Transparency il Paese è al posto numero 134 su 180 per moralità pubblica (non che l'Ucraina se la passi molto meglio: è al gradino 122, noi siamo al 42esimo). Non c'è contratto pubblico senza che qualcuno ci faccia la cresta e tutti si arrangiano come possono. Alcuni bielorussi hanno descritto sui social il comportamento dei soldati di Mosca prima dell'invasione: «Bevevano molto e vendevano sotto banco il carburante degli automezzi». Nonostante l'ingente bilancio della difesa, le razioni dei soldati mostrate in tv erano in qualche caso scadute da sette anni. «La qualità del cibo e degli alloggi per i soldati è considerata peggiore di quella delle prigioni», scrive la già citata Beliakova. Gli appalti per il cibo sono quasi tutti in mano a Serghey Prighozin, il patron dei mercenari di Wagner e degli hacker dell'Internet Research Agency di San Pietroburgo. Un intoccabile. Qualche anno fa vinse una serie di appalti per le mense scolastiche. Tempo qualche mese e tra le mamme scoppiò una rivolta per cui dovette intervenire lo stesso Cremlino.

Come si dice di solito il pesce puzza dalla testa. Serghey Shoigu, l'inossidabile (prima dell'invasione, adesso c'è qualche dubbio) Ministro della Difesa, vive in una lussuosa villa orientaleggiante nei pressi di Mosca (valore stimato: 24 milioni di euro), a cui si aggiungono una serie di proprietà in giro per il Paese. Mica male per un dirigente pubblico. La sua amante, Yelena Shebunova, piacente ex hostess, secondo i giornalisti investigativi del sito The Insider, si è aggiudicata contratti per 100 milioni di dollari con il Ministero. Tutto a prezzi fuori mercato e senza offerte alternative.

Deve essere un'abitudine: il predecessore di Shoigu, Anatoly

Serdyukov, fu defenestrato perchè la sua amante (anche lei ex hostess) mise le mani su qualche milione affidato all'amico del cuore. Condannata a cinque anni di colonia penale, pare non abbia fatto un solo giorno di prigione.

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