Ampliamento della Rwm. Todde blocca i lavori e la fabbrica se ne andrà

La Sardegna non dà l'ok e la ditta di sistemi difensivi trasloca in Spagna

Ampliamento della Rwm. Todde blocca i lavori e la fabbrica se ne andrà
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Una delibera di giunta tiene col fiato sospeso più di cinquecento famiglie del Sulcis. In una zona già depressa economicamente l'ampliamento di una delle realtà produttive più all'avanguardia (la Rwm che produce armi) è da molto tempo appesa al via libera sull'impatto ambientale che questo ampliamento può comportare.

Solo negli ultimi mesi si sono fatte avanti alcune associazioni di ambientalisti producendo documentazioni che lascerebbero dubbi alla giunta regionale presieduta dalla grillina Alessandra Todde. Ora spetterà ai vari assessorati competenti valutare la validità delle obiezioni avanzate nella relazione degli ambientalisti. La fabbrica si trova nel territorio del comune di Domusnovas e appartiene alla tedesca Rheinmetall. E i tempi potrebbero allungarsi visto che la stessa Todde ha annunciato che per motivi di salute rinuncia al tavolo in programma al ministero delle Imprese, convocato dal ministro Adolfo Urso con sindacati e rappresentanti dell'impresa e di Confindustria. "Questa decisione, arrivata a poche ore dal tavolo convocato al Mimit - commenta Antonella Zedda, vicecapogruppo al Senato di Fratelli d'Italia -, rappresenta uno schiaffo ai lavoratori, alle famiglie e a tutto il tessuto produttivo del territorio. Il messaggio lanciato dalla Giunta è chiaro: ideologia prima di tutto, anche a costo di calpestare il diritto al lavoro e allo sviluppo".

Nel corso degli ultimi tempi sono state molte le voci che si sono levate per mettere in dubbio la regolarità delle commesse della stessa azienda. Tutte respinte. I "clienti" sono soltanto i Paesi europei, gli Usa e l'Australia. Adesso, anzi, c'è il fondato rischio che un ulteriore ritardo nell'ampliamento dell'azienda renda impossibile alla stessa di ottemperare alle commesse. E diventa sempre più credibile l'ipotesi della creazione di nuovi stabilimenti in Spagna.

"L'ampliamento di una fabbrica di ordigni bellici - replica la governatrice - coinvolge competenze trasversali e richiede il vaglio di più assessorati e direzioni generali prima di dare l'assenso". Il tempo scorre, però, ed è sempre più concreto il rischio di uno spostamento della produzione. Per le famiglie coinvolte è una doppia beffa. Non soltanto non si aumenterà il personale come previsto dal piano di ampliamento dello stabilimento, ma si ridurrà drasticamente visto che gran parte degli attuali contratti sono a tempo e potrebbero non essere rinnovati o - come ipotizzato e promesso dall'azienda - stabilizzati.

Il pilatesco rinvio voluto dalla giunta viene considerata una "insensata mossa ideologica" dal coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, Francesco Mura. "Non c'è alcuna giustificazione per questa mossa ideologica, che danneggia il lavoro e le famiglie- commenta Mura -. È un atto volto a ostacolare chi sta cercando di costruire un futuro per questa terra.

La Giunta, ancora una volta, sceglie di sacrificare gli interessi dei lavoratori sardi in nome di una politica miope, senza tener conto delle necessità reali della Sardegna. Fratelli d'Italia resta al fianco dei lavoratori e delle imprese e lotteremo con tutte le forze per proteggere il futuro del Sulcis".

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