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Angelika, il fato e gli incidenti. Travolse una famiglia, un'auto la riduce in fin di vita

Un incidente o un gesto volontario? Sono questi gli interrogativi che si pongono inquirenti e addetti ai lavori della casa di accoglienza

Angelika, il fato e gli incidenti. Travolse una famiglia, un'auto la riduce in fin di vita
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Era appena evasa dalla comunità "Don Girelli" di Ronco all'Adige, nella quale si trovava da quasi due anni dopo essere stata in carcere per aver investito e ucciso una famiglia di tre persone il 6 luglio 2023. Dalle immagini delle telecamere si nota chiaramente Angelika Hutter - 34enne tedesca condannata a quattro anni e otto mesi per quella strage - infilarsi tra le piante della struttura e scavalcare la cancellata durante una pausa domenica scorsa, per poi dirigersi verso la strada Ronchesana. La fuga viene subito scoperta dai responsabili della struttura e parte l'allarme alle forze dell'ordine, ma dopo dieci minuti la designer viene travolta da un'auto guidata da un 77enne veronese. Trasferita all'ospedale di Borgo Trento, versa in gravissime condizioni e in stato di incoscienza nel reparto di terapia intensiva.

Un incidente o un gesto volontario? Sono questi gli interrogativi che si pongono inquirenti e addetti ai lavori della casa di accoglienza. "Non c'erano segnali evidenti - sottolinea il direttore della "Don Girelli" Giuseppe Ferro - ma probabilmente c'era una situazione stressante, per lei come per tutti i pazienti psichiatrici che seguiamo, magari acuita dal periodo festivo. Noi controlliamo le persone, ma soprattutto le curiamo, non mettiamo muri". Hutter, dice chi se ne prendeva cura, non ha mai manifestato intenti suicidi né desideri di fuga. C'erano ostacoli di natura linguistica, anche se stava imparando l'italiano, ma partecipava alle iniziative anche all'esterno della struttura e stava seguendo il suo programma di riabilitazione.

Gli agenti di polizia stanno lavorando per ricostruire la dinamica dell'investimento: Angelika era sul ciglio della strada o sulla carreggiata quando è stata colpita? Da mesi, prima dell'incidente del 6 luglio 2023, viveva in auto e aveva tagliato ogni contatto con la famiglia d'origine in Baviera. Quel giorno a Santo Stefano di Cadore ha premuto il pedale dell'acceleratore finendo per travolgere la famiglia che stava passeggiando sul marciapiede. Un impatto terribile che costò la vita al piccolo Mattia Antoniello di quasi due anni, a suo papà Marco e alla nonna. Si salvarono la mamma del piccolo Elena Potente e il nonno Lucio.

Dopo il risarcimento della compagnia assicurativa ai familiari della vittima, Hutter aveva patteggiato davanti al gup Elisabetta

Scalozzi quattro anni e otto mesi di carcere l'8 ottobre del 2024. Parla di "tragedia che si aggiunge ad un'altra tragedia" l'avvocato Alberto Berardi che ha assistito la famiglia Potente nella fase dell'inchiesta bellunese.

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