Cultura e Spettacoli

Annalisa dal pop al Cern Quando la tv spiega la scienza

Stasera su Italia Uno la cantante laureata in Fisica conduce "Tutta colpa di Einstein". Da Angela alla Cristoforetti, anche i misteri della Natura possono essere infotainment

Annalisa dal pop al Cern Quando la tv spiega la scienza

Lei, Annalisa Scarrone, è stata di parola. E nella trasmissione Tutta colpa di Einstein, che debutta stasera in seconda serata su Italia Uno e tornerà nelle prossime due domeniche, si rivolge «a ogni tipo di pubblico, non soltanto i giovani o gli esperti ma anche quelli che non sanno nulla della materia o le persone anziane che non mi conoscono neppure».

Annalisa, si sa, è una cantante lanciata da Amici e da allora ospite fissa delle classifiche di vendita (l'ultimo disco Splende è un piccolo gioiello), con un seguito di pubblico fedele e legatissimo al suo modo elegante, talvolta etereo, di affrontare il pop. Però è anche laureata in Fisica a Torino (con una tesi sulla pompa di calore geotermica) e non ha mai nascosto di conservare una passione forte per quel mondo quasi incomprensibile a noi umani. Perciò è stata una bella idea quella della DueB Produzioni, di affidarle un format originale che ha per obiettivo proprio di raccontare quel mondo.

Andando nel nucleo (è il caso di dirlo) della fisica europea e mondiale, ossia il Cern di Ginevra. «Questo programma è un viaggio da casa mia fino a là, dove incontrerò i ricercatori, gli studiosi, i tecnici, gli studenti che giorno dopo giorno danno vita a quell'esperimento esaltante che è la ricerca fisica», ha raccontato l'altro giorno presentando il programma. «Tra l'altro - dice - ho persino ritrovato alcuni miei compagni di università che ora lavorano lì». In fondo Annalisa, che ha trent'anni ed è nata a Savona, ha il physique du rôle per diventare un «traghettatore» (l'ha detto lei) di argomenti così complessi per un pubblico che naturalmente li conosce poco.

Dopotutto, questa è la chiave della scienza in tv da almeno mezzo secolo, ossia da quando programmi come L'amico degli animali di Bianca Maria Piccinino (in onda su Raiuno dal 1956 al 1964) hanno iniziato a decifrare in chiave pop la tecnica per raccontare al telespettatore i misteri della Natura. Ovviamente tutti hanno in mente Piero Angela, che con il suo Quark (e immediate derivazioni) ha codificato un linguaggio perfettamente in grado di essere alto e basso, comprensibile e misterioso allo stesso tempo. È quello che oggi si chiama «infotainment», neologismo per informazione intrattenimento mescolati in un'unica soluzione. Alberto Angela, con Ulisse o Passaggio a Nord Ovest o il più recente Notte al Museo, è l'emblema più popolare, e quindi più seguito, di questo nuovo modo di avvicinare il pubblico della tv generalista ad argomenti statisticamente considerati di scarso appeal.

E attenzione: un conto è parlare di scienza su canali specializzati, magari sulle pay tv, dove ci si può concedere il lusso di usare linguaggi e attraversare concetti ostici all'uomo della strada. Sulle tv in chiaro, le regole sono diverse e, senz'altro, molto più limitate. Però, come conferma l'incredibile successo di Luca Parmitano o di Samantha Cristoforetti ogni volta che si affacciano in tv, per trattare argomenti astrusi ci vogliono carisma e, soprattutto, semplicità di linguaggio per farsi comprendere da tutti. E questo è anche l'obiettivo di questo piccolo format che debutta stasera su Italia Uno.

Con l'obiettivo di aprire un nuovo ciclo di infotainment.

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