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C'è l'ok allo scostamento coi voti delle opposizioni

Passa al Senato la risoluzione di maggioranza per lo scostamento di bilancio da 32 miliardi: tutti i senatori votano a favore tranne Carlo Martelli, astenuto

C'è l'ok allo scostamento coi voti delle opposizioni

Alle 17 al Senato è iniziata la discussione della relazione sullo scostamento di bilancio, presentata dal governo il 15 gennaio. Oggi servivano i famosi 161 voti della maggioranza assoluta al Senato per l'approvazione da parte del Senato, che l'esecutivo ha potuto raggiungere solamente grazie al voto del centrodestra. All'inizio del dibattito, il capogruppo di FdI, Luca Ciriani, ha chiesto la possibilità di una sospensione dei lavori per arrivare ad una risoluzione comune sul testo o ad una proposta di maggioranza che accogliesse alcune delle proposte avanzate dall'opposizione.

Senza la disponibilità della coalizione di centrodestra a votare lo scostamento di bilancio, questo sarebbe stato il primo ostacolo per il governo. I 157 voti (2 acciuffati in extremis) non sarebbero sufficienti per passare. Non lo sarebbero stati stavolta e non lo saranno in futuro. "Oggi è il primo segnale di debolezza del governo. Se lo scostamento di bilancio passa, come sarà, con i voti determinanti del centrodestra, il governo dovrà trarne le conclusioni e sarebbe doveroso per Conte salire dal capo dello Stato, in cui poniamo tantissima fiducia, a presentare il quadro della situazione", ha dichiarato Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia.

Il governo, tramite il vice ministro all'Economia, Antonio Misiani, ha espresso al Senato parere favorevole alla risoluzione di maggioranza (Marcucci, Licheri, De Petris, Stegher) sulla relazione al Parlamento relativa allo scostamento di bilancio. Tuttavia, Misiani ha inviato al ritiro le altre due risoluzioni presentate da Iv (Comincini) e dall'opposizione (Romeo, Ciriani, Bernini, Romani). Si prospettava una seduta abbastanza tranquilla ma nel mezzo della discussione alla Camera, un intervento del Movimento 5 Stelle ha acceso gli animi. "Voi non avete la minima idea di cosa vuol dire alzarsi alle 6 della mattina", ha detto Leonardo Donno, facendo insogere il centrodestra. Per qualche minuto è stata bagarre, con fogli che volavano nell'emiciclo. Il presidente Roberto Fico è stato costretto a interrompere la seduta. Al ritorno, il deputato si è scusato.

Alla fine la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di Bilancio da 32 miliardi è stata approvata con 291 voti favorevoli e nessun voto contrario. Si registra solo un senatore astenuto, Carlo Martelli del gruppo Misto. Chiaro il contributo di responsabilità da parte del centrodestra, che nonostante ieri abbia espresso con compattezza il suo voto negativo alla fiducia, oggi ha dato il suo sì. Anche la Camera ha dato il suo voto favorevole con 523 sì, 3 voti contrari (Azione-Più Europa) e 2 astenuti.

"Nonostante l'indecente spettacolo di ieri in Senato con il mercato di voti messo in atto da Conte, oggi ci troviamo a votare uno scostamento di bilancio sul quale la Lega vota a favore soltanto nell'interesse di cittadini e imprese", ha detto la senatrice della Lega Erika Rivolta, intervenuta in dichiarazione di voto sullo scostamento di bilancio.

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