Politica

Aria di censura sovietica. Sangiuliano nel mirino perché ha parlato da Fdi

Il Pd, oltre a Mediaset, apre un altro secondo fronte in Rai. Stavolta nel mirino c'è Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2

Aria di censura sovietica. Sangiuliano nel mirino perché ha parlato da Fdi

Il Pd, oltre a Mediaset, apre un altro secondo fronte in Rai. Stavolta nel mirino c'è Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2, «colpevole» di aver parlato sul palco della conferenza programmatica di Fratelli d'Italia a Milano. Sangiuliano alla convention della Meloni ha fatto un breve intervento di carattere culturale sul «Ruolo dei conservatori italiani», citando Giuseppe Prezzolini (di cui Sangiuliano ha scritto una biografia per Mursia), Thomas Mann, Ortega y Gasset, Dante e Machiavelli, senza alcun riferimento all'attualità politica o ai partiti. Il problema è che Sangiuliano è considerato un giornalista di area centrodestra e che il palco era quello di un partito di centrodestra, una circostanza che a sinistra è più che sufficiente per armare l'artiglieria e chiedere una punizione. E infatti dal Pd (ma anche dall'Usigrai, il sindacato politicizzato interno) arriva l'attacco. Per l'ex ministra Valeria Fedeli si sarebbe trattato di un «comizio politico, grave, improprio e inedito», per questo - dice la senatrice Pd - serve «un urgente chiarimento e l'intervento dei vertici Rai». Per il deputato Enrico Borghi, deputato Pd, siamo tornati nientemeno che «ai tempi dell'Eiar», la Rai fascista. Anche Italia Viva, con il deputato della Vigilanza Michele Anzaldi, chiede spiegazioni alla Rai: «Sangiuliano è stato chiamato a tenere un comizio. A che titolo il direttore di un tg del servizio pubblico dovrebbe fare un intervento politico a una convention di partito?» dice Anzaldi, secondo cui «non ci sono precedenti neanche nella Rai la cui storia è notoriamente iper-politicizzata». In realtà nel '96 scoppiò un caso perché alla convention elettorale dell'Ulivo di Prodi parteciparono i giornalisti Rai Carmen Lasorella e Lamberto Sposini. Ma più recentemente, due giornalisti Rai, la corrispondente da Parigi Giovanna Botteri e il direttore di Radio Rai 1 Andrea Vianello, hanno partecipato alla «scuola politica» del Pd tenendo dei seminari di formazione agli attivisti del partito di Letta. Del resto in Rai proprio stasera inizia il nuovo programma dell'ex senatore Pd Gianrico Carofiglio (la Rai ne aveva proposto uno anche a Walter Veltroni, ma l'ex ministro Pd aveva altri impegni). Lo stesso Sangiuliano ha partecipato nei mesi scorsi alla Festa dell'Unità di Pesaro o alla convention di Renzi a Ferrara, eppure in quel caso nessuno ne ha contestato la presenza. Solidarietà al direttore del Tg2 arriva da centristi e dal centrodestra. «É più grave una relazione storica su Prezzolini o andare ad insegnare alla scuola di partito del Pd?» si domanda Giampaolo Rossi, già consigliere del cda Rai, in quota Fdi.

«Davvero volete punire i giornalisti solo se partecipano a iniziative dell'opposizione?» chiede invece il deputato meloniano Giovanni Donzelli.

Commenti