Armato si barrica in sinagoga con 4 ostaggi. E chiede liberazione della sorella terrorista

Interviene l'Fbi: l'uomo è il fratello di Aafia Siddiqui, "lady Al Qaeda"

Armato si barrica in sinagoga con 4 ostaggi. E chiede liberazione della sorella terrorista

New York. Torna l'incubo terrorismo in America. Ieri in tarda mattinata un uomo armato con un forte accento britannico ha preso in ostaggio un rabbino e almeno tre fedeli in una sinagoga a Colleyville, nell'area di Dallas-Fort Worth, in Texas. Il tutto mentre la cerimonia per lo Shabbat veniva trasmessa in live streaming su Facebook. Immediatamente sul posto e' arrivata la polizia, i corpi speciali Swat e l'Fbi, mentre la Casa Bianca è stata informata sull'emergenza alla Congregation Beth Israel e monitora l'evolversi della situazione. «Se qualcuno cercherà di entrare nell'edificio, vi dico che moriranno tutti...» ha minacciato il sequestratore secondo i media Usa. Stando alle trascrizioni della diretta riportate da una giornalista del Fort Worth Star-Telegram su Twitter, l'uomo ha poi detto ripetutamente: «Sto per morire. Morirò facendo questo ok? Sto per morire. Non piangete per me». E ancora: «Ci sono degli ostaggi nella sinagoga che stanno per morire».

Si è capito subito che non si trattava di un sequestratore qualunque, ma del fratello di una terrorista legata alla rete fondata da Osama bin Laden: un pezzo da novanta tanto da essere conosciuta come «Lady Al Qaeda». «Fatemi parlare con mia sorella», ha urlato alle autorità l'uomo, che poi ha fatto riferimento al tempo trascorso in Gran Bretagna e affermato «C'e' qualcosa che non va in America». Secondo la Abc si chiama Muhammad Siddiqui e lui stesso ha spiegato di essere il fratello della pachistana Aafia Siddiqui, condannata nel 2010 a 86 anni di carcere con l'accusa di aver cercato di assassinare alcuni soldati americani e un agente Fbi nel corso del suo interrogatorio dopo essere stata catturata in Afghanistan nel 2008 (nella provincia di Ghanzi) con l'accusa di stare pianificando degli attentati a New York. Aafia, oggi 50enne, e' anche la moglie del nipote di Khalid Sheikh Muhammad (KLM), il principale artefice degli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001. Scienziata di formazione, laureata in biologia al Mit di Boston, quando fu arrestata aveva con sé dei libretti d'istruzione per la realizzazione di ordigni chimici e su come trasformare l'Ebola in arma. Inoltre aveva un manuale nel quale erano segnati alcuni obiettivi da colpire, tra cui Wall street e la Statua della Libertà. A conferma della sua importanza, l'Isis a più riprese ne ha chiesto la liberazione in cambio della restituzione di ostaggi occidentali nelle mani del Califfato. Alcuni media hanno riferito che durante il negoziato tra il sequestratore e le autorità, lui ha chiesto che la sorella venga liberata dal carcere (si trova al Federal Medical Center di Fort-Worth, a meno di 40 km dalla sinagoga).

L'uomo ha anche detto di aver piazzato delle bombe in luoghi sconosciuti, e la polizia ha evacuato i residenti nelle vicinanze. «I negoziatori hanno contattato questa persona e stanno lavorando per ottenere un risultato in sicurezza», ha assicurato il sergente della polizia di Colleyville, Dara Nelson, al Dallas Morning News.

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