Arretra l'indice Pmi che segna la fiducia nelle aziende. I rischi sull'Eurozona

Roma Gli attentati di Parigi cominciano a far sentire il loro effetto anche sull'attività economica della Francia impattando negativamente su commercio e turismo. Ieri, infatti, è stata registrata una flessione superiore alle attese dell'indice Pmi che si è attestato, secondo la rilevazione preliminare, a 51,3 contro i 52,6 punti di ottobre. L'indicatore misura la situazione economica e il clima di fiducia nelle principali aziende del Paese ed è calcolato dalla società di ricerche britannica Markit. L'arretramento lo ha portato pericolosamente vicino alla soglia di 50, che segnala il passaggio dall'espansione alla contrazione economica. «Riteniamo che la ragione chiave per spiegare il rallentamento della crescita del settore servizi siano gli attentati», ha spiegato a Reuters il capo economista di Markit, Chris Williamson, aggiungendo che «la storia ci dice che questi eventi tendono ad avere un impatto di durata molto breve». L'indice Pmi servizi, infatti, è calato da 52,7 di ottobre a 51,3 della rilevazione preliminare di novembre annullando di fatto il modesto incremento dell'indicatore relativo all'attività manifatturiera (da 50,6 a 50,8).Il dato francese, oltre a mostrare l'arretramento più consistente degli ultimi tre mesi, è in controtendenza rispetto all'andamento di Eurolandia. Ad esempio, in Germania si sono toccati nuovi record con l'indice Pmi è salito a 54,9 da 54,2 di ottobre registrando un valore superiore a quota 50 per il trentunesimo mese consecutivo. Il dato della zona euro, invece, ha segnato 54,4 da 53,9 del mese precedente, il massimo degli ultimi quattro anni. Guardando al complesso dell'area economica che condivide la moneta unica si rileva come la crisi possa complessivamente considerarsi alle spalle. L'immissione di liquidità da parte della Bce guidata da Mario Draghi e il livello ancora contenuto dei prezzi spingono tanto l'attività industriale quanto quella dei servizi.Ma proprio quando si è arrivati a questo punto di svolta, il terrorismo rischia di compromettere tutto il meccanismo. «Il danno maggiore provocato dagli attentati è alla fiducia, essa è infatti un aiuto indispensabile per consentire agli Stati di uscire dalla crisi», ha dichiarato qualche giorno fa l'amministratore delegato di siemens, Joe Kaeser, al Financial Times quasi anticipando l'andamento dei dati macro.Il settore turistico transalpino è stato colpito da una valanga di cancellazioni di viaggi e prenotazioni in hotel e ristoranti. Alla fine della settimana scorsa, la principale associazione di categoria aveva lanciato l'allarme, chiedendo la creazione di un fondo ad hoc per gli esercizi più in difficoltà.

E anche in Belgio, dopo il terzo giorno di stato di allerta a Bruxelles, l'esecutivo ha deciso di venire incontro alle aziende che sono state più duramente colpite dal blocco, offrendo loro la possibilità di avvalersi della legge sulla disoccupazione temporanea.

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