"Arriveremo al 14% Fi è indispensabile per ogni esecutivo di centrodestra"

Tajani ottimista: "Leali con Draghi ma su tasse e catasto difendiamo il buonsenso"

"Arriveremo al 14% Fi è indispensabile per ogni esecutivo di centrodestra"

L'inaugurazione di un comitato elettorale e la presentazione di una lista sono sempre momenti in cui trionfa l'ottimismo. Nelle parole di Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, appena terminata la presentazione della lista che supporterà la rielezione del sindaco Marco Bucci, l'ottimismo ha basi solide. Basi cementate anche dagli ultimi sondaggi che danno il partito di Berlusconi in costante crescita. «A livello nazionale - spiega Tajani all'uscita della manifestazione genovese - puntiamo a superare il 14%».

Onorevole Tajani, la Meloni nell'aprire la convention milanese ha detto «questo è il nostro tempo». Quel «nostro» era riferito al tutto il centrodestra?

«Bisognerebbe chiederlo a lei. Per quanto mi riguarda credo che sia arrivato il nostro momento. Non soltanto come centrodestra ma anche per Forza Italia».

Raffaele Fitto già vede Palazzo Chigi nel prossimo futuro di Giorgia Meloni. E tra le file di Fratelli d'Italia non è il solo.

«Va bene essere ottimisti. E anche io lo sono. Prima, però, bisogna vincere. Non ci sono da parte nostra preclusioni nei confronti di nessuno. È comunque davvero troppo presto per parlare del prossimo inquilino di Palazzo Chigi».

Prima delle politiche ci sono le amministrative. E poi le regionali in Sicilia in autunno, dove ancora non si è giunti a una decisione comune.

«Come vede sono a Genova per un impegno elettorale. Abbiamo già iniziato la campagna. Sì, è vero che in alcune realtà ci possono essere divisioni ma questo è fisiologico in un'alleanza tra partiti differenti. Però resta il fatto che a livello territoriale il centrodestra governa, e governa bene e in armonia».

Anche La Russa, che nei giorni scorsi era stato molto duro sul mancato accordo per Palermo, dice che il centrodestra governa quindici regioni e che quindi come coalizione è in buona salute.

«Su questo siamo pienamente d'accordo. Ovviamente il centrodestra senza Forza Italia non può governare e questo sono i numeri a dirlo. Inoltre l'anima moderata del partito di Berlusconi è sempre necessaria al successo del centrodestra».

A proposito di Berlusconi, quale ruolo si ritaglia in questo contesto il leader azzurro?

«È lui ad aver creato il centrodestra. Ed è l'unico ad averlo portato a governare. Quindi è naturale che continui ad essere un punto di riferimento fondamentale per la coalizione. La sua credibilità internazionale e il suo ruolo nel Ppe, in questo momento, sono qualità imprescindibili».

Sul successo di Fratelli d'Italia la Gelmini sottolinea che il partito della Meloni massimizza voti per il fatto di stare all'opposizione.

«È così. Chi non ha responsabilità di governo ovviamente sfrutta il malcontento per decisioni necessarie ma impopolari. Noi abbiamo deciso di servire il Paese e di anteporre l'interesse della nazione a quello del partito».

Il leader dem dice di avere la sensazione che il Pd sia l'unico partito a sostenere Draghi convintamente.

«Come al solito Letta fa propaganda. Noi Draghi lo sosteniamo convintamente. Questo, però, non è un governo di sinistra. Ecco perché difendiamo comunque i nostri valori.

E ci batteremo fino all'ultimo per impedire l'aumento delle tasse e la riforma del catasto. E comunque Letta deve fare chiarezza soprattutto all'interno del suo partito, dove resistono vere e proprie provocazioni come lo ius soli».

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