Cronache

Ast scommette sull'ambiente. A Terni i bus usano l'idrogeno

Accordo con il Comune umbro, il gruppo dell'acciaio regala il combustibile verde per il trasporto pubblico

Ast scommette sull'ambiente. A Terni i bus usano l'idrogeno

A Terni il trasporto pubblico sarà alimentato con idrogeno messo gratuitamente a disposizione del Comune dalle acciaierie Ast, che appartengono al gruppo tedesco Thyssen. L'idrogeno viene prodotto nel ciclo siderurgico e serve per lucidare a specchio l'acciaio inox; l'azienda ne produce e ne consuma in grandi quantità e ora, in base a un accordo, andrà ad alimentare sei nuovi bus appositamente progettati, che avranno impatto zero sull'ambiente. Ast ha messo anche a disposizione un'area dove realizzare l'impianto di stoccaggio e di distribuzione dell'idrogeno destinato ai nuovi mezzi. «Questo protocollo - ha commentato il sindaco di Terni, Leonardo Latini è il simbolo di una città che vuole proiettarsi verso il futuro, essere all'avanguardia e diventare il riferimento per l'innovazione e per l'industria nazionale e internazionale». Da parte sua, l'ad di Acciai speciali Terni, Massimiliano Burelli, ha sottolineato che il gruppo procede «verso l'obbiettivo che ci siamo dati di diventare sempre più sostenibili. La nuova collaborazione con il Comune per il trasporto urbano può considerarsi un primo passo per rendere Terni hub italiano dell'idrogeno».

Ast negli ultimi anni ha avviato importanti progetti ispirati alla sostenibilità ambientale che stanno procedendo secondo le previsioni. Uno riguarda il recupero delle scorie di lavorazione dell'acciaio, costituite da materiali inerti simili a una ghiaia artificiale. Con un'azienda finlandese, Tapojarvi, è stato messo a punto un progetto per vendere sul mercato questo materiale (che oggi finisce in discarica) utile soprattutto nell'edilizia, dove può sostituire la ghiaia, per esempio sotto l'asfalto delle strade e nelle massicciate. Il processo dovrebbe essere avviato entro l'estate del prossimo anno; l'azienda preme perché il governo, come già avviene nel Nord Europa, trovi il modo per disincentivare l'uso della ghiaia naturale a favore di quella artificiale, che non nuoce all'ambiente.

Un altro progetto di Ast è dedicato alla riduzione dell'anidride carbonica, in coerenza con gli obbiettivi della capogruppo, che intende dimezzare la Co2 entro il 2030 ed essere «neutral» entro il 2050. Da alcuni mesi è stato avviato il recupero del vapore utilizzato per le lavorazioni, che ha permesso di spegnere un generatore di calore alimentato a gas. È stata ridotta del 10% la produzione di Co2, equivalente a 30mila tonnellate all'anno. Per intenderci, può rappresentare il riscaldamento di interi quartieri della città, che saranno alimentati direttamente dai vapori che finora finivano nell'aria, attraverso le ciminiere.

Le azioni di Ast costituiscono importanti passi avanti verso le linee guida europee di economia circolare, considerato che la Commissione europea ha indicato l'idrogeno, l'elettricità, i biocarburanti, il gas naturale e il gas di petrolio liquefatto (Gpl) come i principali combustibili alternativi al petrolio. Ast ha chiuso il 2019 con un fatturato di circa 1,6 miliardi, 40% di export, 2.400 dipendenti e risultato in pareggio. I conti del 2020 non sono ancora noti, ma risentono ovviamente dell'emergenza Covid e della difficile situazione di mercato provocata dai dazi Usa sui prodotti cinesi, che si sono quindi indirizzati massicciamente verso i mercati europei, dove solo di recente sono stati applicati nuovi dazi. Acciai speciali Terni da alcuni mesi è stata messa in vendita dalla controllante Thyssen. Come advisor è stata nominata Jp Morgan, che sta vagliando le manifestazioni d'interesse.

In vendita il 100% oppure una quota di maggioranza.

Commenti