Atreju, Fdi fa festa ma cerca i big del futuro

Roma«Non moriremo renziani». È l'auspicio più che la promessa che fa da filo conduttore dell'edizione 2014 di Atreju, la festa di Fratelli d'Italia che da quest'anno cambia location (si svolge all'isola Tiberina di Roma e non più al parco del Celio) ma non la consuetudine di accoglienza e di ascolto bipartisan che ne fa un imprescindibile fermo immagine (sempre un po' mosso) della politica italiana all'avvio della nuova stagione dopo la pausa estiva.

La kermesse è stata inaugurata ieri con un dibattito sulla corruzione a cui hanno partecipato il presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone e il giornalista tv Michele Santoro e andrà avanti fino a domenica 21, quando si terrà l'assemblea nazionale di FdI dalla quale dovrebbe uscire un manifesto di idee e valori nuovi per la stagione politica che parte. In mezzo dibattiti, laboratori, spettacoli: tra i momenti clou domani alle 18 un incontro su «come non fallire l'occasione del cambiamento» al quale parteciperà il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Graziano Delrio, uno dei pochi membri del governo ad accettare l'invito di Atreju, i politici Raffaele Fitto (Fi), Corradino Mineo (Pd) e Ignazio La Russa (FdI) e il direttore del Giornale Alessandro Sallusti. L'altro, sabato alle 18, quando Giorgia Meloni, presidente di FdI, Matteo Salvini, segretario della Lega, Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia e Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di Ncd, si confronteranno sulla possibilità di costruire un'alternativa da destra a Renzi. Riuscirà Atreju nella sfida in cui hanno fallito tutti, ovvero riunificare il polo moderato?

Atreju arriva in un momento non facile per il partito guidato da Giorgia Meloni, che malgrado la leadership sempre convincente di quest'ultima appare ingrigito da una crescita in termini elettorali sempre rinviata, intruppato in una galassia del centrodestra fin troppo «gruppettara» e anche impoverito dal passo indietro compiuto da alcuni leader storici: come Guido Crosetto, che si è fatto da parte per assumere la presidenza dell'Aiad, l'associazione

delle aziende aerospaziali. Come Ignazio La Russa, che si è un po' defilato per non oscurare la Meloni. Come l'atipico Magdi Allam, che pure sarà presente all'isola Tiberina per introdurre sabato l'incontro «Superate l'euro».

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