Da che pulpito si blatera di passato ingombrante e parentele indigeste. Il day after del mascariamento di Chiara Colosimo, per una foto riemersa ad arte dalla spazzatura social che ritrae il presidente della commissione Antimafia con una statuetta del Duce e la discussa manager Pamera Perricciolo dell'agenzia Aicos, dalla Sardegna e dalla Campania arrivano due storie gemelle su altrettanti protagonisti politici, non di primissimo piano, che fanno arrossire i Cinque Stelle.
Qualche giorno fa la consigliere comunale M5s di Sassari Desirè Manca (nella foto) aveva messo su Facebook una foto che la ritraeva sorridente di fianco a un busto di Mussolini. Nostalgia, apologia o una semplice goliardata? L'immagine con la didascalia "Allora mi pare che stia entrando in un ristorante è una foto che può dire e non può dire magari il ristoratore è un..." è stata poi ritirata, troppo tardi per non finire sui giornali. "Con la classica ipocrisia dei moralizzatori senza morale, i pentastellati ancora una volta predicano male e razzolano peggio", rilancia invece il senatore Fdi e segretario dell'Antimafia, Sergio Rastrelli, che ieri ha puntato il dito contro il candidato grillino a governatore della Regione Campania Roberto Fico, atteso oggi al Palazzetto dello Sport di Cercola ospite del sindaco Biagio Rossi "che è il nipote acquisito di Pasquale Aprea, ex brigatista rosso pentito e graziato, già carceriere dell'ex assessore Dc Ciro Cirillo".
Una vicenda, quella del sequestro del politico democristiano, la cui liberazione sarebbe avvenuta grazie all'intercessione della camorra e "alle relazioni tra boss, servizi segreti e terrorismo rosso - ricorda ancora Rastrelli - in una delle pagine più oscure e cruente della nostra storia repubblicana". Chi di foto e albero generalogico colpisce...