In carcere per una notte. E poi subito fuori, dopo la decisione giunta ieri mattina dalla Corte d'Appello di Milano di rimetterlo in libertà. Victor Khoroshavtsev magnate russo del petrolio ed ex parlamentare, è stato fermato all'alba del giorno di Natale dagli agenti del commissariato di Gallarate, in provincia di Varese, su segnalazione dell'Interpol perché su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale spiccato dalle autorità russe. Quando è stato raggiunto dalla polizia il 73enne si trovava in un albergo nelle vicinanze dell'aeroporto di Malpensa, a Somma Lombardo in procinto di raggiungere Milano dove abita la figlia con la quale con la quale desiderava trascorrere le festività natalizie. Ma non appena si è registrato in hotel dopo l'arrivo in Italia sono scattatati gli alert sui terminali delle forze di polizia.
Dopo una notte trascorsa in cella nella casa circondariale di Busto Arsizio (Va) il 73enne è stato però scarcercato perché la cooperazione giudiziaria con il suo paese, la Russia, è stata sospesa dopo l'inizio della guerra in Ucraina.
"Dopo la liberazione mi auguro che l'estradizione diventi a questo punto improcedibile" ha commentato il legale che assiste l'ex parlamentare, l'avvocato Alexandro Maria Tirelli, confermando la decisione della Corte d'Appello e sottolineando che allo stato non ci sono provvedimenti di custodia cautelare nei suoi confronti. Secondo il legale il 73enne è a rischio ritorsioni in patria, ed ora è dunque libero di muoversi e spostarsi senza alcuna restrizione.
Pur non avendo ancora visto le motivazioni della decisione, il legale ha dichiarato che i giudici hanno fatto riferimento al fatto che il mandato "è giuridicamente non applicabile", in quanto la Federazione Russa è stata espulsa dal Consiglio d'Europa dalla Corte Europea per i diritti dell'uomo, con sospensione della cooperazione giudiziaria ordinaria.
Sempre il legale Tirelli ha spiegato che Khoroshavtsev che ha anche passaporto israeliano era stato già arrestato in Spagna, sempre su mandato internazionale russo. In territorio iberico il magnate sarebbe proprietario, attraverso una società offshore, di un grande hotel di lusso a Marbella, a cui si aggiungono interessi anche in Croazia e negli Emirati Arabi.
Anche in Andalusia però l'uomo era immediatamente stato rimesso in libertà sempre per l'esclusione della Russia dalla Convenzione europea per i diritti dell'uomo, anche se il procedimento per l'estradizione è ancora aperto.RC