Dopo anni di sbornie a base di post, stories, tweet e retweet, stiamo assistendo alla prima campagna elettorale a-social dell'era del web 2.0. A pochi giorni dal voto per le regionali in Lazio e Lombardia, i candidati sembrano spariti dai social. Scomparsi da Twitter, volatilizzati da Facebook, introvabili su Instagram. Per non parlare di Tik Tok. Il social cinese frequentato dai giovanissimi, solo prima del voto alle ultime elezioni politiche, sembrava uno strumento irrinunciabile per qualsiasi leader. Ora resiste solo Silvio Berlusconi con i suoi cinque milioni di followers. Alessio D'Amato, Francesco Rocca, Donatella Bianchi, Letizia Moratti, Attilio Fontana e Pierfrancesco Majorino non ci hanno nemmeno provato a parlare agli adolescenti su Tik Tok. Ma sorprende il profilo bassissimo tenuto dagli aspiranti governatori sugli altri network, quelli più tradizionali. A partire da Facebook.
I post di Fontana, presidente uscente della Lombardia, non arrivano quasi mai a mille like e spesso si fermano a prima di 500. Fa eccezione il messaggio pubblicato lunedì per celebrare la medaglia d'oro della milanese Federica Brignone ai Campionati del Mondo di Sci in Francia, che totalizza 1968 mi piace. Il leghista fa più o meno gli stessi numeri anche su Instagram.
Ma è comunque poco rispetto alle ubriacature a cui abbiamo assistito negli scorsi anni. Cifre basse pure su Twitter, con gli ultimi cinguettii che ottengono tra un minimo di 26 like e un massimo di 78. La tendenza ad abbandonare i social network è bipartisan. Anzi, il candidato di Pd e M5s Pierfrancesco Majorino fa addirittura peggio. L'europarlamentare conta solo 42mila e 979 followers su Facebook. I suoi post non arrivano mai a mille mi piace negli ultimi giorni, con punte negative di 88 pollici alzati, come con l'ultimo post sul gioco del Fanta Sanremo. Il candidato dei giallorossi se la cava bene solo sull'elitario Twitter. La pagina Facebook più debole è quella della candidata del Terzo Polo in Lombardia. Letizia Moratti è seguita solo da 6mila e 533 persone. I post raramente arrivano a cento like. Moratti è la meno performante anche su Instagram e Twitter, con alcuni tweet che sono stati letteralmente ignorati dagli altri utenti.
Non va meglio per gli altri candidati in corsa alle prossime regionali. Il favorito per la presidenza del Lazio, Francesco Rocca del centrodestra, su Facebook ha poco più di 7mila followers e i suoi ultimi post superano i mille mi piace solo in un'occasione: una card sul sostegno ai piccoli comuni laziali. Su Twitter Rocca è molto seguito, ma il profilo è dedicato tutto alla sua ex attività di presidente della Croce Rossa. Stesso discorso vale per Instagram. Nonostante il bottino che avrebbe dovuto accumulare da assessore regionale alla Sanità, anche la pagina di Alessio D'Amato, sostenuto da Terzo Polo e Pd, non arriva a 13mila e 400 seguaci. Alcuni post si fermano addirittura a 41 o a 33 like. Su Instagram è un deserto, con immagini con 5 o 7 approvazioni. Molti tweet di D'Amato non hanno nemmeno un commento. Donatella Bianchi del M5s è praticamente assente su Twitter, mentre gli ultimi post della sua pagina politica su Facebook arrivano massimo a 300 like. Su Instagram Bianchi non raggiunge i 2mila followers.
Uno scenario desolante, dimostrato dai bassi investimenti in sponsorizzazioni su Facebook e Instagram.
L'unica che ha speso una cifra significativa in Ads negli ultimi tre mesi è Moratti, con 51mila euro. Majorino si è fermato a 15mila e 723 e Fontana a 12mila e 713. Bianchi non ha fatto inserzioni, D'Amato ha investito 32mila euro e Rocca solo 4mila e 323 euro.
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