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Autonomia, Di Maio: "Ne stiamo scrivendo una migliore", ma Stefani lo smentisce

Il capo politico del M5S sulla riforma voluta dalla Lega: "Per come era stata progettata questa autonomia andava a discapito di sud e centro. Le risorse devono essere ripartite equamente in tutta Italia". E il ministro Stefani: "Dopo un anno di discussioni mi auguro che nessuno si rimangi la parola"

Autonomia, Di Maio: "Ne stiamo scrivendo una migliore", ma Stefani lo smentisce

"Stiamo scrivendo una nuova autonomia, un'autonomia migliore. Le risorse devono essere ripartite equamente in tutta Italia". Le parole sono quelle del vice presidente del Consiglio del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, che, questa mattina, durante un incontro, all'interno di un'iniziativa all'università Federico II di Napoli, è voluto intervenire su uno dei temi che più dividono l'alleanza giallo-verde.

L'autonomia pentastellata

Secondo quanto riportato da Repubblica, il leader pentastellato, nella stessa circostanza, avrebbe anche rivendicato il ruolo svolto dal M5S riguardo questo tema: "Per come era stata progettata, questa autonomia andava a discapito non solo delle regioni del Sud, ma anche del centro. L'esempio è la scuola. Grazie al M5S si è scongiurato il problema dei docenti su base regionale". E ha aggiunto: "Credo che l'autonomia si debba fare, ma senza danneggiare altre regioni. Perché l'autonomia sarà fatta, ma nessuno può permettersi di indebolire l'Italia: indebolire il centro-sud significherebbe fare un danno a tutta l'Italia. Anche no".

La replica del ministro Stefani

Le dichiarazioni di Di Maio non sono piaciute all'alleato di governo. E il ministro agli Affari regionali, Erika Stefani, della Lega replica al vice presidente del Conisiglio: "Non capisco di quale nuovo testo sulle autonomie parli il capo del M5S e mi chiedo dove fosse alle ultime riunioni, quando ha avuto l'occasione di discutere l'idea di questo osservatorio di cui io sento parlare oggi per la prima volta". E aggiunge: "Dopo un anno di discussioni mi auguro che nessuno voglia rimangiarsi slealmente la parola e l'impegno, di cui il presidente Conte è garante. Sembra che qualcuno abbia deciso di proteggere una certa cattiva politica deleteria per il Sud". Sulla stessa linea anche i governatori del Nord. Come il presidente del Veneto, Luca Zaia, che ad Affaritaliani.it avrebbe detto: "A Di Maio rispondo così: sono i suoi no che danneggiano il Sud".

Boccia (Pd): "Parodia, si delegittimano l'uno con l'altro"

Ed è arrivato anche il commento del deputato del Partito democratico, Francesco Boccia. Che ha dichiarato: "Sull'autonomia va in scena l'ennesima parodia di quello che tutto appare tranne che il Governo della repubblica italiana. Premesso che la proposta del ministro Stefani è quanto di peggio e pasticciato si potesse concepire per attuare il titolo V della Costituzione e le incongruenze sulle ripartizioni regionali iniziali proposte sono state fermate dallo stesso presidente del Consiglio Conte, oggi il ministro degli Affari regionali e quello dello Sviluppo economico si smentiscono a vicenda, delegittimandosi l'uno con l'altro". E ha aggiunto: "Ricordiamo a entrambi, nel caso gli fosse sfuggito perché impegnati a insultarsi a vicenda, che venerdì mattina lo stesso Mef, attraverso la risposta all'interpellanza urgente presentata dal Pd, ha confermato l'impossibilità di dare attuazione all'impianto iniziale proposto dalla Stefani, perché incoerente sia sui livelli essenziali delle prestazioni (LEP), che sul fondo di perequazione

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