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"Avete tradito Berlusconi". Scintille Renzi-Gasparri

Il capogruppo Fi: "Inaccettabili lezioni postume sul Mes". L'ex premier sente un insulto e La Russa chiede "il Var"

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Una battuta velenosa di Matteo Renzi che sul Mes evoca il «tradimento» dell'eredità di Silvio Berlusconi. La replica affilata, con tanto di «vaffa», di Maurizio Gasparri. La richiesta di Italia Viva al presidente Ignazio La Russa di ricorrere al «Var» per valutare eventuali provvedimenti ai danni del capogruppo azzurro.

La mancata ratifica del Meccanismo Europeo di Stabilità continua a incendiare gli animi in Parlamento. La scintilla questa volta viene accesa dal leader di Italia Viva durante il dibattito sulla fiducia al ddl Bilancio. «Il vostro voto di astensione tradisce la vostra storia e il dialogo di Berlusconi con Kohl e Aznar per portare il partito nel Ppe» dice Renzi. «Le scelte del presidente Berlusconi hanno ancorato Forza Italia all'europeismo. Con il voto di astensione sul Mes state tradendo l'eredità politica e culturale di Silvio Berlusconi». L'accusa di tradimento accende la rabbia del partito azzurro. Dai banchi di Forza Italia si alzano le grida di Maurizio Gasparri: il capogruppo forzista, con il microfono spento, risponde alle parole del leader di Italia Viva Ci scappa il vaffa e una accusa di vigliaccheria. Renzi parla di maleducazione e sembra tutto finito lì, con i parlamentari di Italia Viva che fanno cenno a Gasparri di calmarsi. Poi tocca allo stesso capogruppo azzurro replicare: «Mi scuso per alcune frasi inopportune ammette Gasparri ma voglio dire a chi vuole dare lezioni di berlusconismo postumo che noi non le prendiamo da nessuno».

Il rilancio arriva però da Enrico Borghi di Italia Viva. «Intervengo perché durante la dichiarazione di voto di Matteo Renzi si è sentita una frase ingiuriosa del senatore Gasparri» dice Borghi. «Per questo chiedo al presidente del Senato di intervenire». Ignazio La Russa non si sottrae alla richiesta. «Renzi ha chiesto un esame della ripresa televisiva. Faremo l'esame televisivo per valutare eventuali provvedimenti». «Io ho fatto un intervento politico, Gasparri è semplicemente un cafone», si sfoga l'ex premier a margine della seduta in Senato con i cronisti presenti. La discussione va avanti.

Approvato il maxi-emendamento con la fiducia, c'è una pausa. La parola torna alla presidenza con l'annuncio di La Russa: «Ho da dirvi che Renzi si è dichiarato soddisfatto delle scuse di Gasparri e quindi non avrà più seguito, in puro clima natalizio, alcuna discussione. Me l'ha detto lui, giuro». E aggiunge ridendo: «Viva Natale, auguri ancora di buon Natale».

É lo stesso Gasparri, ospite di Tagadà, a spiegare la sua reazione e a correggere nel merito le affermazioni del leader di Italia Viva. «Renzi ha avuto la pretesa di impartire una lezione di berlusconismo in riferimento al Mes. Ma vorrei ricordare che, quando nel 2013 fu votata la decadenza di Berlusconi, fu proprio Renzi a dire 'Berlusconi Game over'. Inoltre il nostro presidente criticò il Mes già nel 2020. Forza Italia chiede che ci sia una possibilità di controllo del Parlamento europeo.

Siamo meno ostili di altri, non abbiamo un rifiuto teologico, ma vorremmo modificarlo».

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