"Da Azione a Rifondazione: Calenda che delusione". Ironia del web sull'ammucchiata di sinistra

Carlo Calenda nel mirino del web per le sue veroniche e giravolte che, com'era prevedibile, l'hanno portato tra le braccia di Enrico Letta

"Da Azione a Rifondazione: Calenda che delusione". Ironia del web sull'ammucchiata di sinistra

La grande "ammucchiata" nel centrosinistra si è compiuta: Enrico Letta e Carlo Calenda hanno trovato l'accordo. Mentre Giuseppe Conte piagnucola fuori dalla porta e Matteo Renzi sottolinea l'incoerenza dei protagonisti di questa vicenda, a sinistra continuano le veroniche e le piroette per sperare di superare il centrodestra. "Da Azione a Rifondazione: Calenda che delusione", scrive Benedetta Frucci sul suo profilo Twitter. Il riferimento è chiaro: Carlo Calenda ha gettato la maschera del liberale centrista schierandosi a sinistra insieme alle sue new entry, Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna. Il tweet di Benedetta Frucci riassume in poche parole la parabola del leader di Azione!, che scoprendosi impotente della prossima campagna elettorale, si è unito a Enrico Letta, anche lui destinato a una cocente sconfitta.

Da quelle parti devono avere la memoria molto corta perché, se oggi vanno d'amore e d'accordo e ipotizzano un futuro insieme da due cuori e una capanna, fino a poche settimane fa, anzi, fino a pochi giorni fa, il clima tra Enrico Letta e Carlo Calenda era ben diverso. "Consiglierei a Carlo Calenda la lettura di una guida rapida che lo segua passo passo nell'eliminazione di tutti i tweet e i post pregressi in modo massiccio e automatico. La stessa guida suggerisce anche azioni più drastiche: come cancellare interamente i profili Twitter e Facebook", suggerisce il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, sottolineando come sia sufficiente scorrere qualche post per trovare gli attacchi del leader di Azione! al suo collega, ormai alleato, del Partito democratico.

Sarcasmo, misto a delusione per non essere al posto del partito di Carlo Calenda, arriva anche dal Movimento 5 stelle. "Il campo largo: da Carfagna a Gelmini, da Brunetta a Speranza, da Calenda ai Verdi di Bonelli. Dal Pd di Letta e Marcucci fino a Fratoianni, passando per Crippa, con Di Maio e Tabacci. Non manca più nessuno?! Solo non si vedono i due liocorni", scrive su Twitter il viceministro al Mise, e vicepresidente del M5S, Alessandra Todde.

E, infatti, dopo aver sbattuto i piedi e piagnucolato un po', capendo che ormai per lui non c'è più spazio ed è rimasto solo, Conte, fa come la volpe che non arriva all'uva: "Finalmente è finita la telenovela Letta-Calenda: in bocca al lupo alla nuova ammucchiata che va dalla Gelmini dei tagli alla scuola al Pd, passando per Calenda, che non ha mai messo il naso fuori da una Ztl".

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