"Data la sua centralità nella zona euro, l’Italia è fonte di potenziali ricadute sugli altri Stati membri, mentre la ripresa italiana risente a sua volta delle condizioni esterne". Mentre il presidente Jean-Claude Juncker viene accolto con baci e abbracci a Roma "dall'amico" Matteo Renzi, Bruxelles bastona ancora l'Italia con il rapporto sugli squilibri economici.
"Le debolezze strutturali continuano a frenare la capacità dell’Italia di crescere e reagire agli shock economici", sostiene la Commissione Ue "La ripresa modesta e le debolezze strutturali del Paese influiscono negativamente sulla ripresa e sul potenziale di crescita dell’Europa".
L'Europa, in realtà, riconosce all'Italia "qualche progresso nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per Paese del 2015", ma sostiene che non si sia fatto abbastanza né sulle tasse per la casa (per Bruxelles bisognava "spostare la pressione fiscale dai
fattori produttivi ai consumi e ai beni immobili"), né per quanto riguarda le banche (per cui "persistono sacche di vulnerabilità" e "il riassorbimento dei crediti deteriorati procede ancora a rilento").- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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