Cronache

Banchi di scuola in alto mare. Tempo contato e meno soldi

Al bando si presentano 14 aziende ma si deciderà solo a metà mese. E un consorzio offre meno della richiesta

Banchi di scuola in alto mare. Tempo contato e meno soldi

Viste le premesse, è già un successo che il bando Arcuri per la produzione dei banchi a rotelle non sia andato deserto. Hanno presentato la loro proposta in busta chiusa 14 aziende, tra cui anche il consorzio dei produttori di banchi, di concerto con Assufficio-Federlegno, che tuttavia ha avanzato un'offerta minore rispetto alle richieste e con tempi più dilazionati rispetto a quanto chiesto dal commissario per l'emergenza Covid.

La corsa contro il tempo per realizzare i banchetti mobili in effetti suona folle già sulla carta: la scuola comincia il 14 settembre, la commissione giudicatrice della gara si è presa fino al 12 agosto per decidere chi sarà il vincitore. E il «malcapitato» avrà meno di un mese di tempo per fornire i banchi anti Covid agli istituti (che in questo periodo solitamente già non trovano i banchi tradizionali). «Nonostante i nostri numerosi appelli affinché il bando fosse rivisto - sottolinea Assufficio di FederlegnoArredo - sono state apportate due modifiche che abbiamo già avuto modo di definire pezze peggio del buco visto che nella sostanza niente cambia».

Più certa sembra invece l'assunzione di 40mila docenti (a tempo determinato) e di 10mila bidelli Ata, suggellata dall'ordinanza firmata ieri. «Priorità massima sarà data alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo di istruzione, con particolare riferimento alla scuola primaria - garantisce il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, che ieri mattina ha incontrato i rappresentanti delle Regioni e ha già stabilito i criteri per la ripartizione degli insegnanti. «Non solo non stiamo tagliando - spiega - ma stiamo aggiungendo personale. Buona parte di questo personale verrà assegnato ai bambini più piccoli, che sono quelli che hanno sofferto di più durante il lockdown. Con il decreto rilancio abbiamo previsto la possibilità di derogare al numero di alunni per classe per ridurlo progressivamente». Spalmando il mini esercito di insegnanti, sarà quindi possibile creare classi con meno alunni e quindi - banchi con rotelle o no - rispettare le regole di distanziamento nelle aule. In questo modo si correggerà anche il vizio di questi ultimi anni: il svraffollamento delle classi dovuto alla mancanza di professori. «Proseguiremo questo cammino anche oltre l'emergenza - promette Azzolina - Gli stessi criteri previsti dall'ordinanza saranno utilizzati per ripartire anche le altre risorse per l'organico che deriveranno dallo scostamento di bilancio, che prevede 1,3 miliardi per la scuola. Una parte di queste sarà, infatti, dedicata a un ulteriore incremento di personale». Il piano non piace alla giunta regionale sarda «perplessa e dubbiosa sul caos che regna». E la Regione Sardegna, per salvaguardare il turismo, decide di apre il 22 anzichè il 14.

Stamattina il ministro incontrerà i sindacati per la firma del protocollo sulle norme di sicurezza di settembre. Nell'incontro di ieri le parti hanno compiuto un'ultima, approfondita verifica su un testo complesso, chiudendo così un lungo confronto. Quanto ai contenuti, sono confermate alcune anticipazioni della bozza circolate nei giorni scorsi: sono previsti test diagnostici per tutto il personale scolastico, incluso il personale supplente, in concomitanza con l'inizio delle attività didattiche, nonché test a campione volontari e gratuiti per la popolazione studentesca con cadenza periodica. Lo svolgimento dei test avverrà presso le strutture di medicina di base e non presso le istituzioni scolastiche come si era ipotizzato in un primo momento.

Resta di sottofondo il monito lanciato qualche giorno fa sul Lancet, secondo cui la scuola non andrebbe proprio riaperta perchè non ci sono le condizioni.

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