La band spazzata via durante un concerto

Suonavano a un party aziendale. Morti il bassista e il manager, dispersi altri due

Il video postato in rete mette paura. Mostra un gruppo musicale - poi scopriremo che si tratta dei Seventeen, una banda di pop rock formatasi nel 1999 - che si esibisce su un piccolo palco, davanti a un pubblico tranquillo e nemmeno troppo numeroso.

Dietro i musicisti c'è un telone e nessuno può immaginare quello che sta accadendo. A un certo punto alle spalle della band arriva senza bussare la fine del mondo e un muro d'acqua cancella tutto. Il video si ferma qui.

Quel concerto era la festa di fine anno della Perusahaan Listrik Negara (Pln), la società elettrica nazionale. Era al resort Tanjung Lesung. Vi partecipavano a centinaia.

Al momento 14 dei partecipanti sono morti, 89 sono dispersi e circa 157 sono stati messi in salvo, ma alcuni sono feriti in modo grave. Anche la band ha pagato pegno al destino.

Sono morti il bassista Awal Purbani detto Bani e il manager del gruppo Oki Wijaya, mentre sono dispersi il chitarristi Herman e il batterista Andi, oltre alla moglie del frontman nonché cantante Riefian Fajarsyah, detto Ifan, che si è salvato per un pelo, dopo essere stato per due ore in acqua circondato da cadaveri. «Stavamo cantando la seconda canzone - racconta il cantante - quando all'improvviso un'onda enorme ci è piombata addosso da dietro il palco». Ifan ieri ha postato un appello su Instagram che invita a pregare per i compagni e per la moglie, accompagnato da una foto in cui bacia quest'ultima con lo sfondo della Torre Eiffel a Parigi.

Ognuno in quei momenti terribili ha affidato la sua vita alla grande lotteria del destino, potendo fare ben poco a parte lottare. Il fotografo norvegese Øystein Lund Andersen era intento a scattare immagini del vulcano quando all'improvviso si è accorto che una grande onda correva verso di lui.

Ma per lui il biglietto era quello vincente: «Ho capito che dovevo correre - scrive su Facebook - , mentre l'onda passava la spiaggia e atterrava 15 o 20 metri nell'entroterra. Una successiva onda è entrata nella zona dell'hotel dove mi trovavo e ha travolto le auto che si trovavano sulla strada alle sue spalle».

Un altro scampato è il sedicenne Azki Kurniawan, che stava seguendo un corso di formazione vocazionale con altri trenta studenti al Patra Comfort Hotel, che ha cercato di fuggire con la sua moto, che però era già imprigionata dal fango.

«All'improvviso una grande onda mi ha colpito.

Sono stato gettato nel cortile di un edificio a circa trenta metri dalla spiaggia e lì sono rimasto a lungo nell'acqua, cercando di resistere alla forza dell'acqua che voleva trascinarmi ancora via. Ho avuto paura, tanta paura».

AnCu

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