Avevano predisposto un piano nei minimi dettagli per rubare la salma di Enzo Ferrari per poi chiedere il riscatto alla famiglia. Una banda di orgolesi, trapiantati in Emilia ma in contatto con compaesani in Sardegna, è stata scoperta dai carabinieri del comando provinciale di Nuoro nell'ambito di un'indagine della direzione distrettuale antimafia di Cagliari su un traffico di armi e droga tra il Nord Italia e l'isola che ha portato ieri all'esecuzione di 34 misure di custodia cautelare tra Sardegna, Emilia, Lombardia, Veneto e Toscana assieme a numerose perquisizioni disposte dal gip di Cagliari, col coinvolgimento di 300 militari supportati da unità cinofile, elicotteri, uomini del Reggimento paracadutisti Tuscania e dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna. Il piano dell'organizzazione criminale era stato studiato nei minimi termini tanto che i militari hanno organizzato dei servizi preventivi nel cimitero monumentale di Modena, oggetto di migliaia di visite di appassionati di motori laddove è sepolto Ferrari, morto a 90 anni nel 1988.
Un pregiudicato residente a Parma aveva già fatto un sopralluogo: in programma un blitz con due auto, un furgone, il furto della bara e la fuga in un rifugio sull'Appennino da dove procedere alla richiesta di riscatto.
Il clamoroso «sequestro» è stato però sventato dai carabinieri che hanno arrestato i presunti ideatori.
Attorno alla data di nascita di Ferrari, fondatore della omonima casa automobilistica, c'è un piccolo giallo.
Stando a quanto raccontato dallo stesso Enzo Ferrari, sarebbe nato a Modena il 18 febbraio del 1898, ma il padre denunciò la sua nascita all'anagrafe soltanto due giorni dopo, a causa di una fortissima nevicata che bloccò le strade, facendolo dunque risultare come nato il 20 febbraio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.