Barani è maleducato e le senatrici frignone

I "vaffa" che volano ogni giorno e in ogni ambiente a chi sono diretti se non a noi di genere tutt'altro che femminile?

Barani è maleducato e le senatrici frignone

Breve riassunto dei fatti accaduti in Senato, che dovrebbe essere un luogo austero e che, in realtà, assomiglia a una bettola. Dove, venerdì, il senatore Lucio Barani, verdiniano recentemente fuggito da Forza Italia e riparatosi nei pressi della maggioranza renziana, spazientitosi con l'opposizione, si è rivolto a un paio di colleghe pentastellate dedicando loro un gesto inelegante: ha mimato una pratica sessuale di tipo orale. Questo secondo l'accusa, e non è ancora provato.

Le senatrici grilline Barbara Lezzi e Paola Taverna si sono offese e hanno gridato allo scandalo, proponendo l'espulsione dall'aula del citato Barani. Motivo: è intollerabile un insulto sessista. In effetti certe volgarità si dovrebbero evitare, specialmente nel ramo teoricamente più nobile del Parlamento. Ma sappiamo che i rappresentanti del popolo spesso sono più triviali del popolo stesso, il quale però ha l'attenuante di esprimersi in piazza o al bar con linguaggio osceno e in contrasto con la buona creanza. Gli episodi in cui essi si sono distinti per grossolanità non si contano, per cui non mi sembra il caso che le signore la facciano tanto lunga. Tutti (o quasi) rammentano che lo scorso gennaio fu proprio un gentiluomo del M5S ad affermare che le deputate del Pd non avevano altro ruolo alla Camera se non quello di offrire prestazioni, dette fellatio, ai compagni.

Lezzi e Taverna se la sono presa con Barani, ripetiamo perché il suo oltraggio era a sfondo sessista. Oggi, ciò che è sessista è considerato condannabile. Sotto questo profilo le donne vanno rispettate. Giusto. Bisogna essere politicamente corretti. Se lo fossero anche i grillini sarebbe meglio. Vogliamo far notare alle senatrici in questione che le pari opportunità andrebbero osservate sempre, perché anche gli uomini hanno il diritto a un minimo di riguardo. Cosa che non avviene, tanto è vero che la quasi totalità degli improperi non solo sono sessisti, ma al maschile.

I «vaffa» che volano ogni giorno e in ogni ambiente a chi sono diretti se non a noi di genere tutt'altro che femminile? Chi si prende del «cogli..O» ogni due per tre? E chi della «testa di c...» e del «figlio di p...»? Care senatrici che vi turbate per un gesto sconcio di carattere sessista, sappiate che il trattamento verbale a cui siete talora sottoposte voi, non risparmia neppure noi. E poiché ormai l'uguaglianza dei generi è un dato acquisito (finalmente), rassegnatevi alle conseguenze che ciò comporta anche a livello linguistico. O gestuale, che è lo stesso.

Il problema dunque non è il sessismo, bensì l'educazione lessicale che, purtroppo, è lacunosa sia nei signori sia nelle signore, le quali per apparire evolute non disdegnano le parolacce né gli atteggiamenti cafoneschi. D'altronde, è noto che il frasario ordinario sia caduto in basso.

Basti pensare che per definire un bel giovanotto si usa dire: ammazza che figo. Oppure, se una cosa è bella e/o piacevole si dice: però, che figata. Questo non è sessismo idiota? Se lo è, la colpa è di chiunque, non soltanto di Barani. Senatrici, smettetela di frignare per niente.

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