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"Colpire gli occupanti". La mossa per fermare il furto delle case

La Lega è pronta ad intervenire sulle "case rubate". Si tratta, dice l'onorevole Manfredi Potenti, di prevedere un immediato rientro dei proprietari legittimi

"Colpire gli occupanti". La mossa per fermare il furto delle case Esclusiva

La storia del signor Ennio Di Lalla è solo l'ultima tra quelle balzate agli onori delle cronache, mentre di "case rubate" si parla ormai da tempo. Il problema sembra divenire strutturale ogni giorno che passa e la Lega ha deciso di prendere in mano la situazione, ragionando su un provvedimento legislativo che possa sanare il vuoto normativo. L'onorevole Manfredi Potenti è convinto che la situazione passi da un intervento che preveda un "immediato rientro". Velocizzare i tempi e fornire strumenti giuridici nuovi, insomma, sembrano le due direttrici della legge che il Carrocio sta per portare all'attenzione di governo e Parlamento. Casi come quelli del signor Ennio non devono accadere più.

Onorevole Potenti, le "case rubate" stanno diventando un problema in Italia. Come mai?

"Il problema degli alloggi "occupati" è un fenomeno complesso e variegato. Nei casi simili a quello del signor Ennio, gli autori sono soggetti criminali che si accaniscono sui più deboli. Si tratta di occupanti la cui crescente esigenza abitativa è spesso connessa a problemi di regolarità amministrativa sul territorio nazionale, alla mancanza di lavoro che è stata aggravata da mesi di situazione economica, che è una conseguenza del Covid19, cui è seguita la diminuzione delle tradizionali attività di sostentamento di questi soggetti. Quindi, in una parola, la causa è la marginalità sociale di larghe fasce di soggetti".

Così avete deciso di proporre una legge ad hoc. Cosa dovrebbe prevedere?

"La bozza che abbiamo in corso di approfondimento prende atto dell'esistenza di una fascia grigia di situazioni di occupazioni illegittime. Una fascia che è estranea ai casi di preesistenza di un rapporto abitativo stabile (Potenti intende quello derivante da un contratto scaduto, di affitto al nero, di morosità, ndr) . Quindi, parliamo di dover allontanare autori di reato di violazione di domicilio, invasione di terreni od edifici o di turbativa, cui segue l'esigenza di un immediato reintegro nella detenzione del legittimo titolare, persona offesa, il che presuppone un contestuale intervento dello Stato già dal momento della presentazione stessa della querela. Come nel caso del signor Ennio, non possiamo far attendere per il rientro in casa il provvedimento di dissequestro".

Perché esiste una marcata difficoltà nel restituire le case ai legittimi soggetti proprietari?

"Come tutte le autorità amministrative anche quelle di polizia non hanno poteri coercitivi se non c'è prima un ordine del giudice che le autorizza. Significa in parole povere che il sistema normativo tutela il valore di un domicilio privato esistente di fatto in un dato momento - come quello apparente dell'occupante - , per cui è indispensabile ricorrere ad un provvedimento giurisdizionale che richiede tempo e denaro. Il caso del cambio di nome sul campanello della casa del signor Ennio è infatti la dimostrazione che l'abusivo ha necessità di mascherare comunque una stabilità abitativa, ed è appunto su questi casi di apparenza rispetto ad una pregressa situazioni abitativa che la nostra proposta andrà a colpire gli occupanti".

Secondo lei, la questione delle "case rubate" ha a che fare in qualche modo con i limiti nell'integrazione?

"Lasciare una massiva possibilità di accesso al Paese a cittadini privi di ogni risorsa o professionalità crea i presupposti di una polveriera sociale. Sono persone che si riversano nelle ormai sature periferie italiane, ponendosi in concorrenza ai tanti bisognosi presenti, e non hanno altra via che auto-organizzare per vie brevi ed in proprio la risposta ad ogni esigenza vitale, anche prevaricando il prossimo".

Non ha paura delle critiche dei buonisti per un provvedimento di questo tipo?

"Nessuna paura in quanto le garanzie costituzionali e, non ultima, la precisa volontà di colpire un fenomeno criminale, permetterà di calibrare la risposta normativa rispetto al bisogno di tutelare il diritto di proprietà ed ogni situazione di legittima disponibilità di un alloggio abitativo".

Pensa che il Parlamento ed il governo possano recepire una legge ad hoc? Non rischia di essere una battaglia di bandiera e basta? La situazione, nelle Aule, è complessa...

"Ci confronteremo senza pregiudizio ponendo alla base di tutto la persona. Sensibilizzeremo il Governo e quella parte del Parlamento che vorrà sostenere la Lega rispetto a questa battaglia.

Lo Stato deve comunque dare una risposta attraverso la previsione di uno strumento agile, per evitare che si sviluppino fenomeni imprenditoriali come quello spagnolo ove società private vengono assoldate per "convincere" gli occupanti, attraverso un'opera di mediazione, a lasciare i locali abusivamente occupati".

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