U n'idea da suggerire per questo Natale ai vip nostrani potrebbe essere quella di riscoprire il silenzio e l'intimità. Abbiamo saputo i dettagli più scabrosi sulle presunte violenze sessuali ai danni di Asia Argento, che in un'intervista al Corriere della Sera avrebbe raccontato di essere stata costretta a praticare massaggi e subire un rapporto orale. Poi è accaduto che a Vanity Fair Federica Vincenti avrebbe detto, e poi seccamente smentito, che con il marito, Michele Placido, il matrimonio è finito a causa del suo invecchiamento. Pare che lo stesso Placido tempo fa avesse raccontato che lui e Federica, prima o poi, si sarebbero lasciati, proprio per la sua giovane età.
Di questi giorni anche la triste notizia di una malattia che ha colpito il bimbo di Elena Santarelli, confessione scritta di suo pugno su Instagram. Una notizia ripresa da tutti i media, che hanno sottolineato, infastidendola, la presunta gravità della patologia. È infelice anche la notizia che riguarda il figlio di Nina Moric e Fabrizio Corona. La Moric ha fatto sapere, attraverso l'Huffington Post, che il bambino sta molto male e a lei, cui non è permesso di vederlo, essendo stato affidato alla nonna paterna, non rimane che un viaggio di Natale.
I giornalisti sono accusati di fare un uso becero e strumentale di fatti raccontati dai vip per altri scopi o per ingenuità, ma perché si arriva a parlare di sé in ogni occasione lasciandosi sfuggire dettagli sensibili sulla sessualità, sulla salute e sull'amore? In una conversazione leggera, con una persona con cui non si ha una relazione profonda, le cose rivelate non sono ascoltate con empatia ed è fisiologico che l'altro ci costruisca una storia in cui trovano spazio anche i suoi significati e i suoi pregiudizi. Parlare di sé, far sapere a chiunque il proprio privato lo svaluta.
Perché non considerare che all'altro i nostri fatti privati potrebbero non interessare? Se siamo noi a venir meno alla riservatezza perché aspettarsi che siano gli altri a valorizzarla? Evitare fraintendimenti e frustrazioni non basta a contenere questa necessità comune a molti, vip e non vip, di far sapere aspetti della propria vita, a costo di essere giudicati egocentrici e istrionici.
A Natale potremmo riscoprire la sacralità della festa e dell'intimità evitando di esibire e proteggendo dalla curiosità altrui le nostre cene e i cenoni, le feste con parenti, figli e amici perché esserci con la testa e con il cuore è più bello di mostrarsi ed essere guardati da falsi ammiratori sconosciuti e voyeuristi.
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