«Basta una terapia a domicilio»

Così l'omeopata al 118. La madre: «Non dategli tachipirina»

Roma Si terranno oggi a Cagli, in provincia di Pesaro, i funerali del piccolo Francesco, il bimbo di 7 anni morto a seguito di un'otite non curata. Ora emergono nuovi particolari sul comportamento del medico omeopata che lo aveva in cura e sui genitori tutti indagati per omicidio colposo. Il bimbo infatti si sarebbe potuto salvare con la somministrazione di un semplice antibiotico. Purtroppo senza la copertura l'infezione ha interessato il tessuto cerebrale ed il piccolo è morto per un'encefalite. Una fine assurda.

É stata resa pubblica la telefonata tra i medici del 118 chiamati dai genitori del piccolo ed il medico Massimiliano Mecozzi. «Pronto mi sente? Allora voi dovete fare una semplice terapia domiciliare al bimbo d'accordo?», intima Mecozzi al telefono con l'operatore del 118 e la mamma del piccolo Francesco. Pomeriggio Cinque ha trasmesso tutto il dialogo telefonico durante il quale l'operatore del 118 replica duramente all'invito di Mecozzi a non portarlo in ospedale. «Non se ne parla nemmeno il bambino è da codice rosso - dice l'operatore - C'è una grave situazione neurologica in corso, ora lo portiamo in ospedale» . E a quel punto Mecozzi risponde: «Faccia come crede». Poi si sente la voce della madre preoccupata che chiede all'operatore di non dare al bimbo la tachipirina con l'uomo che risponde: «Signora la tachipirina la diamo anche ai neonati». Una conversazione assurda se si pensa che il bambino era praticamente già in coma.

L'avvocato di Mecozzi, Maria Lucia Pizza, difende il suo assistito sostenendo che quello di Francesco «è un caso eccezionale finito tragicamente» visto che il suo cliente «aveva già curato con gli stessi metodi migliaia di pazienti e non vi erano stati mai dei problemi». L'interrogatorio dell'omeopata non è stato ancora fissato, e all'avvocato Pizza non è giunta al momento neppure una comunicazione informale.

Il presidente dell'Ordine dei medici di Pesaro, Paolo Maria Battistini, invece ha fatto saper di aver parlato personalmente con Mecozzi, convocandolo per il 6 giugno. Il medico rischia la radiazione.

FA

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