"Il vero problema sono le coperture ottenute in Francia, quando gli è stato permesso di sfuggire alla cattura e di raggiungere il Brasile, dopo che era stata concessa l'estradizione chiesta dal ministro della Giustizia Castelli, a cui va dato atto di essere stato il primo a tentare seriamente di ottenere la consegna in Italia del terrorista". A sostenerlo è Giuseppe Cruciani, conduttore de 'La Zanzarà e autore del libro 'Gli amici del terrorista. Chi protegge Cesare Battisti'.
Cruciani nutre perciò "la speranza -dice all'Adnkronos- che una volta tornato in Italia si possa fare chiarezza definitiva sulle protezioni che ha ricevuto, non solo in Brasile, dove sono abbastanza evidenti, visto che sono arrivate fino alla Presidenza della Repubblica sia con Lula che con Rousseff". Secondo il conduttore "non è una questione di sinistra e destra perché ci potrebbero essere responsabilità di Sarkozy e sicuramente va capito il ruolo giocato dai Servizi francesi, anche ad alti livelli". Ma un ruolo molto importante devono averlo giocato anche alcuni amici come la scrittrice Fred Vargas e l'ex premiere dame Carla Bruni, terza moglie di Nicolas Sarkozy, mentre in Italia Cesare Battisti ha goduto del sostegno di intellettuali come Valerio Evangelisti ed Erri De Luca, promotori degli appelli in suo favore"anche se con il passare degli anni si sono via via assottigliati man mano che il clima cambiava e cresceva l'indignazione".
"E - conclude Cruciani - c'è da capire anche il ruolo di Roberto Saviano, la cui firma comparve in un appello a favore di Battisti del 2004, anche se poi qualche tempo dopo fu disconosciuta e disse che non era la sua".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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