Battute sessiste e parolacce. Ma se l'opinionista è di sinistra non si scandalizza nessuno

Ceccarelli, di Repubblica, storpia il nome Atreju per insultare le donne Fdi. Il silenzio Pd

Battute sessiste e parolacce. Ma se l'opinionista è di sinistra non si scandalizza nessuno
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A chi si riferiva il giornalista di La Repubblica, Filippo Ceccarelli, venerdì sera durante la trasmissione Propaganda Live? Questa è la domanda che si fanno diversi esponenti di Fratelli d'Italia all'indomani dello scivolone dell'opinionista, pronunciato nel salotto di La7 davanti a un imbarazzato Diego Bianchi, in arte Zoro, conduttore del programma. Si parla della kermesse di FdI, Atreju, in omaggio a uno dei protagonisti del romanzo «La storia infinita» di Michael Ende. Il giornalista scherza sulla durata dell'evento, in programma dall'8 al 15 dicembre al Circo Massimo a Roma. «Cinque giorni più della festa delle Forze Armate, cinque giorni più della Coldiretti, cinque giorni più del concorso ippico», dice Ceccarelli. Che poi esonda: «Atreju, Atreju, a troia». Diego Bianchi fa una faccia a metà tra l'incredulo e il perplesso, accenna un mezzo sorriso e resta in silenzio per qualche secondo. «Senza nessun, diciamo, lapsus», aggiunge Ceccarelli. «Ancora una volta la sinistra getta la maschera e mostra tutta la sua ipocrisia sessista. Per Filippo Ceccarelli di La Repubblica, ospite ieri sera di Propaganda Live, è una battuta simpatica dire Atreju, A troia», dice Elisabetta Gardini, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. «Vogliamo sapere a chi si rivolgeva il giornalista di Repubblica se a Giorgia Meloni, primo presidente del Consiglio italiano donna e promotrice della kermesse che si svolgerà al Circo Massimo, o più in generale alle donne di centro destra e alle militanti di FdI? - continua Gardini - Oppure genericamente a tutte le donne, nello stile più becero di maschilismo e triviale sessismo. Anche oggi siamo pronti a scommettere che non ci sarà alcuna condanna dalle femministe a gettone della sinistra che ancora una volta si volteranno dall'altra parte: perché un uomo che dà della tr... a una donna è una cosa simpatica, ma solo se l'uomo è di sinistra, ovviamente».

Le opposizioni tacciono. Mentre denuncia l'indignazione a doppia velocità anche Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera. «Esprimiamo piena solidarietà a Giorgia Meloni e a tutte le donne di destra, a cui era evidentemente rivolta la battuta sessista pronunciata ieri in un programma tv su La7», spiega Foti. Che aggiunge: «È lecito domandarsi se questa volta arriverà l'indignazione per questa infelice battuta da parte delle femministe e delle giornaliste di sinistra, sempre pronte a scendere in campo contro ogni presunto episodio di sessismo».

«Quella del giornalista Filippo Ceccarelli di Repubblica contro la premier Meloni non è stata solo una pessima battuta - dice la senatrice di FdI Cinzia Pellegrino -

l'opinionista si è lasciato andare, storpiando il temine Atreju, ad una disgustosa volgarità». Di «disgustosa volgarità» parla il deputato meloniano Mauro Malaguti. «Tutto lecito per l'intellighenzia di sinistra», chiosa.

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