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Ben 2500 comuni alle prese con la spending review

I tagli vanno dalle merendine per i bambini nelle scole al lavaggio delle auto dei dipendenti

Ben 2500 comuni alle prese con la spending review

Un terzo dei comuni italiani sono in crisi finanziaria e un centinaio rischiano il default. Secondo l’Anci sono 2500 su un totale di 8000 i comuni che soffrono e che sono costretti a fortissima spending rewiew soprattutto nel campo dei servizi e nella cultura. Ecco alcuni esempi. A Belluno il sindaco ha deciso di sospendere il servizio gratuito di wi-fi e di spegnere le telecamere i sicurezza in centro storico. A Bagno di Romagna lampioni spenti di notte sulle strade. Da Milano a Castellamare di Stabia sono tanti i comuni che hanno rinunciato alle luminarie natalizie o di risparmiare negando la merendina pomeridiana ai bambini delle scuole materne, come è successo a Piacenza. Vicino a Sorrento, invece, hanno proprio ridotto il numero di bambini che possono accedere ai nidi comunali. A Pistoia i genitori della scuola elementare si sono quotati per finanziare la tinteggiatura delle pareti dell’edificio. A Potenza il comune ha eliminato il servizio mensa nelle elementari. A Prato i tagli voluto dal sindaco hanno riguardato la cancelleria e i buoni pasto dei dipendenti, mentre in Piemonte il piccolo come di Valperga ha ridotto le corse dello scuolabus.

A Padova il comune ha deciso di risparmiare sul lavaggio delle auto e a Tovo di Sant’Agata, in provincia di Sondrio, si è messo in vendita un asino.

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