Benno oggi può essere libero. Nessuna traccia del papà

Falso allarme sul cadavere ritrovato nell'Adige. La sorella: "Se esce, temo per la mia incolumità"

Benno oggi può essere libero. Nessuna traccia del papà

Madè Neumair teme per la sua incolumità nel caso in cui il fratello Benno venga scarcerato. La figlia dei coniugi di Bolzano, Peter Neumair e Laura Perselli, uccisi un mese fa, ha rivelato le sue paure nella memoria della difesa della persona offesa, che è stata depositata sabato mattina.

La donna, residente a Monaco di Baviera dove si è specializzata in traumatologia e ortopedia, è terrorizzata perché sostiene che Benno possa farle del male, come ha cercato di spiegare al Tribunale del Riesame, che oggi deciderà se scarcerarlo o meno.

Non è un segreto che anche la madre si era detta preoccupata riguardo ai comportamenti del figlio. I suoi timori e le sue confidenze erano state raccolte dalle amiche e alla stessa Madè, in un'occasione, aveva detto: «Non litigare mai con lui quando sei sola».

Non c'è traccia invece del corpo di Peter Neumair, dopo le false speranze, due giorni fa, di un avvistamento fatto dall'ecoscandaglio. I vigili del fuoco ieri hanno proseguito le ricerche nel fiume Adda già dalla prima mattinata ieri per cercare di capire se l'ombra individuata la sera prima dallo strumento sul fondo dell'Adige fosse un cadavere. Ma le operazioni, rese difficili dalla scarsa visibilità e dalle correnti del fiume, si sono interrotte dopo poche ore.

I sommozzatori hanno concluso sostenendo che si era trattato di un falso avvistamento, ma oggi continueranno a cercare. Ma uno stivaletto che l'uomo avrebbe indossato al momento della sua sparizione è stato riportato dal fiume un paio di settimae fa.

Lo scorso fine settimana, invece, era stato recuperato il cadavere della moglie Laura Perselli, 68 anni, che giaceva nelle acque del fiume Adige, all'altezza della frazione di San Floriano nei pressi di Egna in Bassa Atesina.

Secondo la Procura, Peter e Laura sono stati uccisi la sera del 4 gennaio da Benno, supplente di matematica con un amore per il culturismo, che poi avrebbe gettato i loro corpi nel fiume Adige, da un ponte in località Vadena.

Il suo alibi non regge e l'accusa non ha creduto al racconto che il giovane fosse uscito di casa credendo che i genitori dormissero e sia rimasto a sentire la musica da solo vicino al ponte dove poi sono state trovate tracce di sangue dei due. TPa

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