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A Bergamo arrivano gli alpini Milano verso la superstruttura

Prende forma il progetto nei locali del Portello. Nel capoluogo orobico una struttura militare da 300 posti

A Bergamo arrivano gli alpini Milano verso la superstruttura

Colpo di acceleratore per il nuovo ospedale di Milano. E un ospedale potrebbe essere allestito anche alla Fiera di Bergamo.

Il «polmone d'Italia» da aprire in un padiglione di Fiera Milano City, con l'arrivo di Guido Bertolaso da idea è diventato progetto. Arrivato a Milano, l'ex capo della Protezione si è messo al lavoro nella sua nuova veste di consulente della Regione, incaricato di realizzare questo mega reparto di terapia intensiva da 400 posti. Oltre all'arruolamento di 500 medici e oltre mille infermieri, l'impresa richiede anche - e soprattutto - tanti ventilatori polmonari quando sono i letti. E la disponibilità di questi macchinari è il vero problema, il nodo che Bertolaso è chiamato a sciogliere con la sua esperienza da costruttore di ospedali in teatri di guerra o calamità naturali.

Scartata subito l'ipotesi, avanzata dai Cobas, di utilizzare un vecchio ospedale di Legnano: risulta completamente inidoneo e richiederebbe mesi, e molti più soldi. L'obiettivo dunque resta la Fiera. Riunioni e sopralluoghi sono partiti subito, e alla svolta operativa di lunedì ieri si è aggiunta quella finanziaria, grazie alle donazioni che stanno cominciando a piovere sulla Lombardia, prime fra tutte quelle da 10 milioni dell'ex premier Silvio Berlusconi e di Giuseppe Caprotti, figlio di Bernardo, il fondatore di Esselunga. A questi gesti, molti altri si stanno aggiungendo. «Abbiamo avuto offerte e donazioni che vanno dai 5 euro ai 10 milioni - ha detto il governatore Attilio Fontana - ringrazio, oltre a chi sta lavorando sul campo, come medici e infermieri, anche gli imprenditori che si sono mossi, anche con risorse importanti». Allianz e il Gruppo Sapio, per esempio, hanno deciso di intervenire in partnership, fornendo gli impianti di distribuzione, l'ossigeno e i gas medicali per la terapia intensiva. Intanto l'associazione degli albergatori dell'area metropolitana milanese aderente a Confesercenti si è dichiarata disponibile ad accogliere il personale medico e paramedico che sarà impiegato alla Fiera. E una donazione finalizzata al presidio speciale è giunta anche dall'Unione Artigiani.

Sull'impresa, adesso, si registra una grande unità d'intenti. Fontana, dopo una videoconferenza col ministro Francesco Boccia, fa sapere che il governo «ha assicurato il massimo della collaborazione». E la Protezione civile nazionale si dichiara parte del progetto. «Sulla realizzazione della struttura alla fiera di Milano - ha detto ieri l'attuale capo del Dipartimento governativo Angelo Borrelli - Stiamo dando alla Lombardia i ventilatori, stiamo facendo un programma di potenziamento, compatibilmente con le esigenze delle altre Regioni».

Il lotto di ventilatori ordinato dal governo tramite Consip ammonta a 3.800 pezzi, e dovrebbe prevedere la consegna alla Regione più esposta di 140 macchinari subito, e altri cento a breve. Altri 40 sono stati donati nella notte fra lunedì e martedì dalla Croce Rossa, con l'assessore al Welfare Giulio Gallera che è andato ad accogliere la spedizione ringraziando il presidente Francesco Rocca. La Protezione civile ne ha mandati 14 altri ieri, e altri 30 da terapia sub-intensiva sono arrivati dalla Cina.

Intanto, anche a Bergamo si prepara un ospedale alla Fiera, un ospedale da campo degli alpini, da 300 posti. «Se ci saranno gli impianti per l'ossigeno, siamo in grado di allestirlo entro la fine su questa settimana - ha Sergio Rizzini, direttore generale della Sanità alpina - ed entro una settimana potrebbe già ospitare i pazienti». Si tratterebbe di posti per la terapia sub-intensiva e l'ossigenoterapia, per malati in fase post-acuta o in condizioni meno gravi di quelli in rianimazione. E i «rinforzi» degli alpini saranno decisivi anche per liberare i posti della terapia intensiva, che ieri sono praticamente finiti. L'ospedale funzionerà grazie ai medici in servizio dell'area bergamasca e a medici in pensione, come Carlo Saffioti, ex consigliere regionale che oggi dirige una comunità psichiatrica.

«Io - racconta - ho dato la mia disponibilità per la domenica e per le notti».

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