Nel centrodestra il braccio di ferro sulle Amministrative continua, tra mosse e contromosse, parate e stoccate, scomposizioni e ricomposizioni del fronte politico. La questione Roma resta aperta, anche se il canale di dialogo tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini non è chiuso. I due si sono incontrati lunedì mattina ad Arcore per confrontarsi sulle rispettive posizioni, con il Cavaliere che ha invitato Salvini a non condannarsi all'isolamento.Il presidente di Forza Italia, però, non è intenzionato a recedere dalla scelta dell'ex capo della Protezione civile. «Bertolaso non è stato scelto da me, ma il suo nome è stato condiviso da tutti e tre. Erano presenti tutti quando abbiamo deciso». Quindi fine delle trasmissioni. Con Berlusconi che dopodomani interverrà all'appuntamento pubblico organizzato da Antonio Tajani per l'apertura della campagna elettorale di quello che Forza Italia considera a tutti gli effetti il candidato sindaco per il Campidoglio. Bertolaso, inoltre, oggi sarà a Palazzo Grazioli per incontrare lo stato maggiore del partito e definire nel dettaglio strategia e appuntamenti della campagna elettorale. Nella stessa giornata si vedranno i dirigenti dei tre partiti della coalizione per discutere delle candidature per le altre città.In questo contesto ad alta tensione la Lega prova a giocarsi la carta delle primarie. «Entro Pasqua se si vuole si fanno per scegliere i migliori candidati sindaci e le migliori squadre per fare ripartire le città. Bologna, Torino, Roma sono ferme», propone Salvini a margine della visita alla caserma Smiraglia di Bologna. «Io i bolognesi li ascolterei anche domani» aggiunge Salvini. A chi gli chiede dell'eventuale candidatura a Roma di Guido Bertolaso, il leader del Carroccio replica: «Io abito a Milano, voterò Lega, voterò Parisi. Chi votano i romani dovrebbero sceglierlo i cittadini romani, in piazza, nelle strade, non i partiti in ufficio». Una risposta che non chiude la porta al dialogo, anche se il capogruppo Marco Centinaio alza i toni: «Se Forza Italia ha deciso di consegnare Roma al Pd puntando ancora su Guido Bertolaso, noi possiamo solo fargli tanti auguri».Tornando alla città delle Due Torri - dove Salvini spinge per schierare la leghista Lucia Borgonzoni - Forza Italia coglie la palla al balzo e con Anna Maria Bernini si dice pronta a fare le primarie. «Noi di Forza Italia lo chiediamo da agosto, da 8 mesi, peccato non avere usato meglio tutto questo tempo. Non avrebbe senso puntare su candidati a perdere. Abbiamo in Galeazzo Bignami un candidato che ha già dimostrato di avere un forte consenso personale e, soprattutto, l'esperienza necessaria per governare una città importante come Bologna». Mosse tattiche che indicano come non ci sia voglia di subire le mosse del leader leghista senza reagire, anche se da Forza Italia si fa capire che i tempi tecnici per allestire primarie credibili («dove con ogni probabilità vincerebbe Bignami») non ci sono.«Perché Salvini non propose le primarie fin dall'inizio del percorso ma, al contrario, sostenne che non sarebbero state necessarie per queste elezioni amministrative?» si chiede la responsabile Comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini.
Il partito azzurro teme che il desiderio di visibilità del leader leghista stia prevalendo sulla ragion politica e che Salvini soffra la ritrovata centralità di Berlusconi, decisivo nell'individuare buoni candidati a Roma e Milano. Un peccato, spiegano, visto che anche l'ultimo sondaggio effettuato lunedì sera dal Tg di La7 dà il centrodestra unito in testa, con un punto di vantaggio sul Pd.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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