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Berlusconi pensa alle urne Rete di 120mila militanti per vigilare sulle Comunali

Il Cavaliere mobilita tutti i coordinatori azzurri E punta a portare Forza Italia oltre il 20%

Berlusconi pensa alle urne Rete di 120mila militanti per vigilare sulle Comunali

Silvio Berlusconi continua il suo lavoro sotto traccia in vista delle elezioni amministrative. La sua intenzione è quella di incontrare al più presto i coordinatori provinciali e regionali dei «difensori del voto», ovvero quei rappresentanti di Forza Italia che saranno chiamati sia a controllare la correttezza delle operazioni di voto, sia a mobilitare gli elettori a recarsi alle urne. L'obiettivo è creare un esercito di 120mila militanti impegnati in vista delle Amministrative prima e delle Politiche poi (il responsabile nazionale è l'europarlamentare Fulvio Martusciello).

Berlusconi ha incontrato ieri i candidati sindaci piemontesi e lombardi per una sessione di foto in loro compagnia. E con alcuni dirigenti del partito ha anche discusso del flusso di rientro verso Forza Italia dei vari dirigenti eletti con il Pdl. «Verifichiamo ciò che ci fanno guadagnare e ciò che ci fanno perdere», è stata la raccomandazione.

Nelle ultime ore dentro Forza Italia è stato anche analizzato lo scenario di una possibile accelerazione verso il voto. Alcuni dirigenti ritengono che se Matteo Renzi dovesse strappare un risultato importante alle primarie potrebbe tornare a spingere sull'acceleratore, puntando sul voto l'8 o il 15 ottobre. Il ragionamento è che votare in autunno risolverebbe tre problemi a Renzi: la Finanziaria, la crisi Alitalia e il referendum lombardo-veneto. Berlusconi, invece, prevede che alla fine le urne si apriranno a marzo e considerato che la Grande Camera della Corte europea dei diritti dell'uomo potrebbe esprimersi sul suo caso tra fine agosto e inizio settembre, i tempi sarebbero tali da consentirgli un pieno rientro sulla scena elettorale.

Il presidente di Forza Italia è convinto che con lui in campo, soprattutto grazie a un verdetto positivo della Corte di Strasburgo, Forza Italia possa superare il 20% e diventare forza trainante del futuro centrodestra, in grado anche di camminare sulle sue gambe in caso di ritorno al proporzionale puro, fermo restando che la stella polare resta la navigazione nel centrodestra tradizionale. L'importante è fare in modo che quello tra le varie forze della coalizione non sia solo un matrimonio di interesse, ma una unione che produca una vera sintesi sul programma rispetto al quale si scontrano l'approccio «rivoluzionario» di Lega e Fratelli d'Italia sull'Europa e quello «riformista» di Forza Italia.

Continuano, intanto, gli appuntamenti sul territorio promossi dagli Enti Locali di Forza Italia all'insegna dello slogan «Ripartiamo Italia». Si tratta di iniziative che si terranno in tutte le città dove c'è un sindaco azzurro. Il filo conduttore, sottolinea il promotore Marcello Fiori, è «proporre e fare iniziative di buon governo sui temi più sentiti dai cittadini». Il primo appuntamento si è svolto a Cosenza il 1 aprile, con il sindaco Mario Occhiuto a fare da Cicerone, ed era concentrato sul recupero delle periferie e la rigenerazione urbana. Domani, a Pietrasanta, in provincia di Lucca, a casa del sindaco Massimo Mallegni, in primo piano ci sarà il fisco, ovvero la riduzione delle tasse a partire da quelle locali. I sindaci si confronteranno con i rappresentanti delle imprese, delle professioni e del commercio su problemi concreti e idee per lo sviluppo.

Un appuntamento per il quale non è escluso un blitz dello stesso Berlusconi.

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