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Berlusconi segue l'alluvione. "Va fatto tutto il possibile"

Il leader ha la tv sempre accesa ed è preoccupato. Lungo colloquio con Tajani in vista dei ballottaggi

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La televisione è sempre accesa, ad Arcore. Da quando è tornato a casa, tre giorni fa, Silvio Berlusconi segue con apprensione le notizie sull'alluvione in Emilia Romagna. «Ma avete visto che disastro?», chiede preoccupato a tutti quelli che vengono in visita o gli telefonano per gli auguri. E ai suoi ripete che va fatto tutto il possibile per aiutare cittadini e imprese. È molto colpito dalle storie del disastro, dalle vittime, dagli sfollati, dagli imprenditori in ginocchio. Forse, dopo i 45 giorni in ospedale, il leader di Forza Italia si sente ancora più vicino alle sofferenze della gente padana. Racconta che si sente uscire dal buio degli ultimi giorni.

A Villa San Martino il medico del San Raffaele è venuto a controllare le condizioni di Berlusconi e non si stanca di ripetere che deve stare tranquillo, non «esagerare» con gli impegni politici, con il lavoro nel partito. Raccomandazioni che un po' cadono nel vuoto, anche se soprattutto la compagna Marta Fascina e i familiari, ma anche gli stessi dirigenti azzurri, cercano di frenarlo, di non chiedergli troppo.

L'ex premier, dopo il ricovero del 5 aprile in terapia intensiva per una polmonite nel quadro di una leucemia cronica, ha un obiettivo. Il messaggio che più di ogni altro vuole lanciare, l'ha fatto in un video prima delle amministrative del 14-15 maggio e lo ripete adesso che i ballottaggi del 28-29 sono vicini, è che tutti devono andare a votare, e il popolo del centrodestra in particolare.

«La democrazia è questo, se non si sceglie alla urne si lascia agli altri il proprio destino, è un errore che troppo spesso hanno fatto proprio i nostri elettori, bisogna spronarli stavolta a non ripeterlo!», dice con foga a chiunque sente. Nel pomeriggio ha parlato a lungo con il coordinatore nazionale, Antonio Tajani, che gli ha raccontato della sua tappa in Campania, dove Fi è andata particolarmente bene e si prepara ai ballottaggi in due grandi comuni, Scafati e Torre del Greco. Con lui ha pianificato la campagna elettorale di questi ultimi giorni in tutte le città. Il vicepremier e ministro degli Esteri è convinto che «serve ancora uno sforzo per vincere, soprattutto quello di stare uniti nella coalizione, anche dove al primo turno non è stato così, mentre la sinistra si mostra sempre divisa». Tajani si è confrontato con il Cavaliere sui prossimi appuntamenti, perché giovedì sarà a Brindisi per sostenere i candidato sindaco indicato da Fi Giuseppe Marchionna e venerdì arriverà a Catania (in Sicilia è il primo turno del voto) per la manifestazione unitaria del centrodestra, con Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

Berlusconi ha poi voluto incoraggiare il candidato sindaco di Ancona, Daniele Silvetti. È un'altra delle sfide cui Fi tiene molto, anche se in primo piano ci sono le liste civiche e il centrodestra non vuole cadere nelle provocazioni della sinistra, politicizzando troppo il ballottaggio. Il Cavaliere sprona Silvetti e dopo di lui altri candidati a dare il massimo in questi ultimi giorni, soprattutto spingendo la gente a votare.

In cima ai pensieri di Berlusconi, dunque, ci sono la preoccupazione per l'alluvione, i prossimi ballottaggi e il rilancio del partito, in vista delle europee del 2024 e poi delle regionali. Già si sta organizzando per luglio la festa del tesseramento, con gazebo in tutt'Italia.

La scelta dei candidati per il parlamento Ue, insiste il leader, dev'essere molto oculata, l'appuntamento è importante perché con il proporzionale ogni partito corre per sé e Fi nel Ppe dovrà ottenere una buona performance.

Il suo peso si dovrà sentire anche dopo il risultato, quando si formeranno le alleanze e si cercherà di arrivare ad un nuovo schieramento di popolari, liberali e conservatori.

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