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Salvini e la Meloni ad Arcore da Berlusconi: ecco cosa si sono detti

Incontro a Villa san Martino per i leader dei principali partiti del centrodestra, che hanno fatto il punto sull'attuale situazione politica interna ed estera

Salvini e la Meloni ad Arcore da Berlusconi: ecco cosa si sono detti

Vertice del centrodestra ad Arcore per Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. L'incontro con i leader dei tre maggiori partiti della coalizione è durato circa un'ora e mezzo. Matteo Salvini e Roberto Calderoli, che lo ha accompagnato, sono stati i primi ad arrivare ma anche i primi ad andare via a causa di impegni improrogabili a Roma, in particolare il vicepresidente del Senato è chiamato a presiedere la seduta a palazzo Madama. A villa san Martino è rimasta Giorgia Meloni, arrivata dopo Matteo Salvini insieme a Ignazio La Russa, che si è trattenuta ulteriormente per parlare con Silvio Berlusconi.

Nel lasciare Arcore, Matteo Salvini si è detto "molto soddisfatto" del confronto con Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. “È un’ottima giornata”, ha aggiunto poi aggiunto il leader del Carroccio, riferendosi anche all’incontro della Lega con i sindacati avvenuto a Roma questa mattina, prima del vertice ad Arcore. Il confronto tra i leader si è tenuto nel giardino della villa di Silvio Berlusconi ad Arcore, dove il Cavaliere ha offerto ai suoi ospiti riso con melanzane, olive e pachino, branzino in crosta e gelato al pistacchio.

Il centrodestra è unito? "Certamente, assolutamente. È così evidente che se si disunisse perderemmo le elezioni. Solo un pazzo potrebbe pensare di mandare all'aria questa coalizione", ha detto Silvio Berlusconi al termine del vertice di centrodestra ad Arcore. "Il centrodestra così com'è funziona, aggiorneremo il programma e avremo ancora un programma unico, la coalizione va avanti spedita", ha aggiunto. In merito alle prossime elezioni nazionali, Silvio Berlusconi ha sottolineato che "abbiamo tutti convenuto che la prima cosa da fare è stendere un programma da far conoscere agli elettori. Ho distribuito il programma del 2018 e alla prossima riunione ciascuno porterà le proposte e le aggiunte".

Sulla situazione europea, Silvio Berlusconi ha "ricordato che l'Ue deve assolutamente farsi protagonista politico, con una politica estera a una sola voce e mettendo insieme le forze militari di tutti i 27 Paesi". A proposito di necessità di agire in modo compatto, il leader di Forza Italia fatto l'esempio dell'embargo al petrolio russo, per il quale "è bastato il voto di un Paese solo, l'Ungheria, e la decisione non è passata".

Alla fine del vertice, Fratelli d'Italia ha rilasciato una nota nella quale si dichiara: "È sicuramente positivo essersi incontrati ma l'unità della coalizione non basta declamarla. Occorre costruirla nei fatti. Su 26 città capoluogo sono solo 5, ma purtroppo importanti, le città in cui il centrodestra andrà diviso al primo turno ma restano ancora diversi nodi aperti".

E poi, ancora: "Fratelli d'Italia, nel confermare la sua indisponibilità a qualsiasi futura alleanza con il Partito democratico e/o Cinquestelle, confida nella stessa chiarezza da parte degli alleati, convinta che occorra essere uniti non solo nella forma ma anche nelle scelte, nei progetti e nei programmi".

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