Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia proseguono il percorso di costruzione di una strategia di opposizione al governo Renzi. Dopo il faccia a faccia di Arcore tra il presidente azzurro e il segretario del Carroccio, andato in scena lunedì pomeriggio, ieri il lavoro si è concentrato sull'organizzazione di un incontro romano in cui riunire i tre leader del centrodestra. Un vertice operativo - che potrebbe andare in scena già oggi pomeriggio - attraverso cui dare simbolicamente seguito alla «fotografia di Bologna», ovvero alla manifestazione di Piazza Maggiore dell'8 novembre scorso. Con un punto in cima alla priorità: una strategia comune per la sicurezza d mettere in campo nel momento in cui il terrorismo di radice islamica torna a colpire.Uno strumento di stimolo, ma anche un atto di accusa al governo Renzi, incline ai proclami, ma impermeabile ai fatti anche su un tema così delicato come il sostegno alle forze armate e all'intelligence, come dimostra l'affossamento di un emendamento di Forza Italia alla legge di Stabilità presentato in Senato che avrebbe fornito cospicue risorse aggiuntive - un miliardo di euro - a tutto il comparto sicurezza-difesa.L'offensiva sulla legge di Stabilità è quindi pronta a partire. La manovra arriverà in aula al Senato oggi per avere il via libera entro sabato. Tempi stretti che hanno portato anche i capigruppo del centrodestra a riunirsi ieri a Palazzo Madama per delineare un percorso di collaborazione rafforzata e ragionare su un ragionato ostruzionismo.
Un incontro a cui erano presenti Renato Brunetta e Paolo Romani per Forza Italia, Massimiliano Fedriga e Stefano Candiani per il Carroccio e il capogruppo di Fratelli d'Italia, Fabio Rampelli. «È stata espressa l'urgenza di correggere profondamente il testo in esame al Senato alla luce del grave attacco terroristico a Parigi. Si è convenuto sulla necessità di adeguati interventi sulle risorse per le forze dell'ordine e le forze armate per garantire la sicurezza nazionale e affrontare concretamente la minaccia del terrorismo islamico, a maggior ragione dopo l'appello francese al Trattato di Lisbona e all'articolo 42-7 richiamato dal presidente Hollande» che prevede la mutua assistenza.Sullo sfondo si continua a lavorare per risolvere il rebus delle candidature per le amministrative del prossimo anno. Per Bologna la Lega insiste sul nome della consigliera comunale, Lucia Borgonzoni. Per Milano è tornato a circolare il nome di Maurizio Lupi, ma le sue quotazioni in realtà appaiono in ribasso visto che dovrebbe fare troppi passaggi per correre come sindaco: dimettersi da capogruppo Ncd, lasciare il partito di Angelino Alfano, tornare con Forza Italia e incassare l'ok di Salvini, che ha posto un veto preciso sugli alfaniani (e lo scontro frontale con il ministro dell'Interno di queste ore certo non facilita questa ipotesi). Per Palazzo Marino si continua a cercare fuori dalla politica: circolano nomi di industriali e di giornalisti. Ieri è spuntato anche quello di Annamaria Bernardini de Pace, avvocato del foro di Milano ed esperta di diritto di famiglia.
Per quanto riguarda Roma, invece, Berlusconi e Salvini vogliono capire quali siano le reali intenzioni di Giorgia Meloni, candidato potenziale ma in realtà ancora dubbioso. Un nodo fondamentale da sciogliere e che potrebbe essere affrontato già nel vertice romano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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