Biden contro Putin: "Cerca un pretesto per fare la guerra". Draghi: "Via il gas dalle sanzioni"

Il presidente americano: "Mosca ha deciso, finché non attacca trattiamo"

Biden contro Putin: "Cerca un pretesto per fare la guerra". Draghi: "Via il gas dalle sanzioni"

New York - La situazione nel Donbass è sempre più tesa, Joe Biden torna a sentire gli alleati e poi parla dalla Casa Bianca sottolineando che «nonostante i tentativi della Russia di dividerci, siamo rimasti uniti, Usa e alleati europei sono in sintonia» sulla crisi. «Abbiamo motivo di credere che Mosca intenda attaccare l'Ucraina nelle prossime settimane o nei prossimi giorni», ha proseguito il presidente americano, dicendosi «convinto che Putin abbia preso la decisione di invadere». Ma «può ancora scegliere la diplomazia, non è troppo tardi». Intanto, gli Stati Uniti avvertono che la Russia ha concentrato fino a 190.000 militari «dentro e vicino» all'Ucraina, un numero di truppe significativamente più alto di quanto precedentemente noto. «Stimiamo che Mosca abbia probabilmente tra i 169.000 e i 190.000 soldati, rispetto ai circa 100.000 del 30 gennaio», ha avvertito l'ambasciatore presso l'Osce, Michael Carpenter. Mentre a Monaco si è tenuta la prima giornata del vertice sulla sicurezza, a cui hanno partecipato anche la vice presidente Kamala Harris e il segretario di stato Antony Blinken, ieri Biden è tornato a fare il punto sulla crisi ucraina in videoconferenza con gli alleati, tra cui il premier Mario Draghi, il presidente canadese Justin Trudeau, il francese Emmanuel Macron, il primo ministro britannico Boris Johnson, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente polacco Andrzey Duda e quello rumeno Klaus Johannis. Oltre al segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. «Insieme abbiamo espresso profonda preoccupazione per il continuo ammassamento di forze russe, si sono impegnati a continuare a perseguire la diplomazia per allentare le tensioni garantendo al contempo la disponibilità a imporre costi economici rapidi e coordinati a Mosca se dovesse scegliere un ulteriore conflitto», ha fatto sapere la Casa Bianca. «La Russia ha creato false provocazioni in Ucraina nelle ultime 24-48 ore», ha detto da parte sua Blinken a Monaco. «Anche se facciamo tutto il possibile per percorrere una via diplomatica e per la soluzione dei problemi mi preoccupo molto del fatto che questa non sia la strada imboccata dal Cremlino», ha aggiunto il titolare di Foggy Bottom, che giovedì prossimo incontrerà il collega Serghiei Lavrov. Harris, a margine della conferenza in Baviera, ha visto il segretariogenerale della Nato, il quale ha spiegato che «gli Stati Uniti continuano a dimostrare la solidarietà transatlantica a parole e nei fatti, consultandosi con tutti gli alleati ad ogni passo, e con più truppe, navi e aerei in Europa». Draghi, invece, aveva già parlato giovedì con Biden, anche in vista del suo viaggio a breve a Mosca («su richiesta di Putin», ha specificato), dove intende contribuire a portare «tutti allo stesso tavolo». Il premier ha ribadito ieri «l'unità della Nato senza sfumature» e «la posizione ferma» di fronte ad un attacco russo, ma ha auspicato che le eventuali sanzioni siano «efficaci e sostenibili», escludendo l'energia, ovvero il gas, che penalizzerebbe in modo particolare l'Italia. «Stiamo discutendo con l'Ue le sanzioni, e abbiamo fatto presente il nostro punto di vista, ossia che devono essere concentrate su settori ristretti, senza comprendere l'energia, e devono essere proporzionate», ha spiegato. Secondo il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock, la Russia sta mettendo in pericolo la sicurezza dell'Europa con «richieste risalenti guerra fredda», e deve dimostrare «seri sforzi di riduzione dell'escalation». Mentre il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres si è detto «estremamente preoccupato delle speculazioni su una possibile guerra in Europa». «Io non credo che si arriverà al conflitto, ma se accedesse le conseguenze sarebbero catastrofiche», ha proseguito a Monaco, affermando che «la situazione attuale è più complessa di quella che esisteva durante la guerra fredda».

Il leader del Palazzo di Vetro ha invitato tutte le parti a stare molto attente alla propria retorica: «Le posizioni pubbliche dovrebbero avere l'obiettivo di ridurre le tensioni non di alimentarle». Oggi, intanto, è in programma una riunione sulla crisi dei ministri degli Esteri del G7, mentre tra i leader è in programma un summit virtuale giovedì prossimo.

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