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Birra e ferie, vita da soldati romani

Scoperte 25 nuove lettere non molto distanti dal Vallo di Adriano

Birra e ferie, vita da soldati romani

Molto di nuovo sul fronte settentrionale di Vindolanda. Nuove lettere sono state trovate nel forte romano in Northumbria, nel Nord dell'Inghilterra, a due chilometri dal Vallo di Adriano che segnava il confine tra la provincia romana della Britannia e la tremebonda Caledonia, corrispondente all'odierna Scozia.

Le nuove lettere, venticinque tavolette di legno di quercia o betulla conservate in buono stato, contengono come tutte quelle trovate nel sito a partire dal 1973 gustosi quadretti della vita militare del I secolo dopo Cristo. Devono ancora essere decifrate grazie ai raggi infrarossi che dovrebbero evidenziare le scritte in inchiostro, ma gli occhi esperti degli archeologi hanno già «letto» un frammento di una lettera che potrebbe esser stata scritta da una vecchia conoscenza, quel Masculus, decurione di cavalleria che, in una lettera trovata anni fa sempre a Vindolanda, chiedeva a Flavio Ceriale, prefetto di Vindolanda, di spedire al più presto un po' di birra perché era finita e l'umore dei suoi uomini era a terra. Ebbene Masculus in questo caso chiede ufficialmente un giorno di permesso per sé. E chissà che non sia per il mal di testa del doposbronza.

Vindolanda è un vero luogo di sogno per gli amanti della storia antica. Molto di quello che noi sappiamo sulla dominazione romana in Britannia e sulla vita militare delle guarnigioni romane lo dobbiamo a questo forte di truppe ausiliarie costruito nel 79 dopo Cristo per ordine di Gneo Giulio Agricola, per difendere la provincia appena conquistata. Le eccezionali condizioni del terreno e l'umidità di questa regione della Gran Bretagna si sono infatti rivelate ideali per la conservazione delle tavolette.

Vindolanda è anche un affare di famiglia: quella dei Birley, una stirpe di archeologi che hanno dedicato la loro vita a questo sito. Andrew, che guida la squadra che ha rinvenuto le nuove lettere, è il figlio di Robin che, con la madre Patricia, nel 1992 scoprì il più grosso corpus di documenti di Vindolanda, oggi conservati ed esposti al British Museum e ritenuti di altissimo valore storico proprio perché pieni di riferimenti alla vita quotidiana. Più di settecento frammenti tradotti e pubblicati a costituire una sorta di Antologia di Spoon River della vita militare romana «Non sono post-it - ha detto Andrew al Guardian - ma cose scritte quando qualcuno aveva qualcosa di importante da dire. Speriamo che gli infrarossi portino alla luce l'inchiostro, in modo da sapere qualcosa in più sulla vita quotidiana di Vindolanda e sui personaggi che già ci sono familiari». Un po' come quando esce la nuova stagione di una serie tv avvincente. «Ero un ragazzo di 17 anni - racconta Andrew - quando furono trovate le prime lettere e ogni anno da allora ho sperato di portarne alla luce di nuove. Mio padre non è stato tanto bene negli ultimi tempi ma malgrado ciò quando sono tornato a casa ha aperto una bottiglia di Champagne il cui livello è sceso assai rapidamente...».

Altro che birra.

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