Cronaca locale

Black bloc scatenati a Milano: assalti, danni e città nel caos

Sfilata «no global» con vandalismi su banche e negozi. Disgustati persino i centri sociali, che fermano gli incappucciati. Raffica di arresti e denunce

Black bloc scatenati a Milano: assalti, danni e città nel caos

Milano - Alla fine, dopo tre manifestazioni di «assaggio», è arrivato il grande giorno, quello dell'inaugurazione di Expo e della calata dei barbari sulla città. Centinaia forse migliaia di feroci antagonisti pronti a scatenare la guerriglia urbana, attaccando obiettivi sensibili e polizia. Un po' come successe a Francoforte il 18 marzo. In campo almeno tremila uomini pronti a sbarrare loro la strada, soprattutto quella di accesso al Duomo. Le autorità infatti hanno interdetto il centro storico, obbligando il corteo a girarci attorno per poi concludersi a Cadorna. Ieri intanto ultima prova generale dei «black block»: durante un corteo hanno tentato l'assalto a una società di lavoro interinale. Venendo bloccati dagli stessi centri sociali. Ma domani sarà tutta un'altra storia.

Dopo gli anniversari, la Liberazione, il 25 aprile e la morte di Sergio Ramelli, ammazzato da Avanguardia Operaia, ieri dunque gli antagonisti hanno sfilato contro l'Esposizione universale. Con il solito corollario di vandalismi e imbrattamenti, colpiti la sede dell'Enel, il consolato turco, banche e uffici, di traffico impazzito, di mezzi pubblici deviati. Davanti alla sede di Manpower, lavoro interinale, una ventina di incapucciati hanno tentato di frantumare le vetrate e strappare le inferriate. Un drappello di polizia s'è mosso per fermarli, ma prima sono arrivati i centri sociali, Cantiere, Zam e Lambretta che li hanno ricacciati a suon di sberle nel corteo. Poco più avanti un curioso siparietto. Un signore in completo blu si è affacciato alla finestra con un tricolore in mano. È stato preso di mira da insulti e uova, ricevuti con sdegnosa indifferenza.

Nel tentativo di bloccare le frange più estreme la polizia ha intensificato le perquisizioni: case occupate, circoli anarchici, auto con targa straniera. Denunciati un inglese, tre francesi, tre spagnole, quattro italiani e tre tedeschi, con spranghe, caschi da motociclista, coltelli, fionde martelli, materiale per confezionare molotov, gas urticanti e bombolette spray, mentre un'altra italiana è stata arrestata per aver aggredito gli agenti. A proposito di tedeschi, accompagnato alla frontiera il terzetto teutonico fermato due giorni di fila in una casa occupata con mazze e maschere antigas. La prima volta il giudice ha respinto la richiesta di espulsione immediata, la seconda si è arresa all'evidenza dei fatti.

Questo pomeriggio l'evento più atteso e temuto, la sfilata del 1° maggio, pretesto per protestare contro l'Esposizione universale. Partenza alle 14 da piazza XXIV Maggio, arrivo previsto davanti al castello Sforzesco, con passaggio davanti al Duomo. Ieri però il Comitato provinciale per sicurezza e l'ordine pubblico all'ultimo momento ha interdetto il centro storico. Il corteo potrà girarci attorno per finire davanti alla stazione Cadorna. Da vedere se il divieto verrà rispettato, soprattutto dalle frange più arrabbiate del movimento. Difficile ipotizzarne la consistenza, diverse centinaia, forse migliaia, di antagonisti pronti a mettere a ferro fuoco la città usando il cosiddetto «modello Francoforte». Il 18 marzo all'inaugurazione della sede della Banca centrale europea gruppi di manifestanti diedero vita a scontri in più parti della città. Attese dunque azioni isolate e sincronizzate, anche prima della partenza del corteo, dirette contro forze dell'ordine, istituzioni finanziarie, Consob e Borsa, banche, rappresentanze dell'Unione Europea e un po' tutti i luoghi simbolo di Milano. Il dispositivo sarà imponente, circa 3mila uomini, pronti a intervenire all'insegna della «tolleranza zero». Al primo accenno di violenza, reazione immediata dei reparti. Gli antagonisti sono stati già debitamente avvisati.

Resta da vedere come reagiranno.

Commenti