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"Italia resta in piedi": bufera sul murale di CasaPound

Attivisti di Blocco Studentesco, organizzazione giovanile di CasaPound, modificano l’opera pro Black lives matter realizzata da Harry Greb in via dei Neofiti a Roma

"Italia resta in piedi": bufera sul murale di CasaPound

Blitz la scorsa notte da parte degli attivisti di Blocco studentesco, l'organizzazione giovanile di CasaPound, contro il murale realizzato da Harry Greb in via dei Neofiti, a Roma, con il quale l’artista ha invitato la Nazionale italiana di calcio, questa sera impegnata nei quarti di finale degli Europei contro il Belgio, a inginocchiarsi contro il razzismo.

Dall’opera è sparito l'omino del Subbuteo in ginocchio con il pugno chiuso e la scritta "Do the right thing" («Fai la cosa giusta») sulla maglia azzurra. Al suo posto, infatti, ora compare l'immagine di un giocatore in piedi situato su un basamento sul quale compare la scritta "Italia" vestito con una divisa che richiama alla memoria quella indossata dai giocatori della Nazionale degli anni ’30 (periodo nel quale l’Italia ha vinto due campionati mondiali nel 193 e nel 1938, ndr) e con il braccio teso e la scritta "Resta in piedi!".

Da stamane sul profilo Facebook delle tartarughe frecciate è comparsa una foto che confronta il "prima" e il "dopo". L’immagine è accompagnata da un messaggio chiaro:"Abbiamo seguito il consiglio dell'artista. Chiedeva di fare la cosa giusta, no? Inginocchiarsi secondo noi non è una forma di rispetto per nessuno, meglio stare in piedi e guardarsi in faccia".

"La nostra è una provocazione per dire che l'invito a inginocchiarsi, fatto anche da tanti politici del Pd, non c'entra nulla con il razzismo, ma è solo una richiesta di sottomissione al nostro popolo", ha affermato, come riporta la Stampa, Luca Marsella, consigliere del X Municipio di Casapound, che ha aggiunto come il calcio "deve stare fuori da queste logiche".

Marsella ha poi spiegato il motivo dell’azione: "Alla vigilia della partita Belgio-Italia di stasera, i ragazzi di Blocco studentesco hanno deciso di coprire il murale, protagonista di tanti interventi e interviste di politici, con un manifesto degli Anni '30 per dire che i nostri giocatori non si devono inginocchiare ma devono restare in piedi e speriamo anche sia di buon auspicio, visto che gli anni '30 furono un periodo glorioso per l'Italia ai mondiali di calcio".

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