
Avrebbe copiato, anzi plagiato, la tesi di un'altra studentessa. E anche sugli esami sostenuti affiorano dubbi. Maria Rosaria Boccia è sotto indagine per truffa, falso, falsa attribuzione di valori altrui. Questa volta Gennaro Sangiuliano non c'entra. La scorsa estate Boccia aveva monopolizzato i media italiani fino a provocare la caduta del ministro della Cultura. Fra gossip e veleni su finte gravidanze, fughe romantiche col ministro, scenate, graffi e baci, infine solo silenzio e rancore.
Oggi quella storia appare lontana, i riflettori si sono spenti, ora è lei a dover spiegare alcune anomalie nel suo curriculum. Due le circostanze sotto osservazione nella marcia verso la laurea in economia: nel passaggio da Parthenope a Pegaso, l'imprenditrice di Pompei avrebbe presentato un'autocertificazione non firmata e Pegaso avrebbe riconosciuto quegli esami senza controllare.
C'è poi la tesi che ricalcherebbe quella di una studentessa che si era laureata alla Luiss nel 2019. I finanzieri hanno acquisito documentazione in tutte e tre le università. E così si vuol mettere un punto fermo in un'indagine nata da un esposto di Pegaso che segue a sua volta una trasmissione televisiva di Rete 4.
Lei contrattacca tirando in ballo altre questioni: «Maria Rosaria Boccia rende noto di aver pubblicato sui propri profili social una serie di informazioni di grande rilevanza sulle malversazioni interne a uffici governativi, parlamentari e ministeriali dove si sarebbe favorito l'uso improprio di fondi pubblici». Ma tutto questo non ha sollevato il clamore che lei si attendeva, anzi la notizia è stata scansata dai giornali. Insomma, saremmo «alla persecuzione mediatica», o se si preferisce, alla «gogna».
Di più, Boccia annuncia che sono partite le prime querele nei confronti dei giornalisti che hanno diffuso «notizie false, manipolate o parziali» nei suoi confronti. «Come è possibile - aggiunge, parlando di sé in terza persona - che quando si parla di Maria Rosaria Boccia la stampa si trasformi in una macchina da guerra, mentre su un'indagine che coinvolge Gennaro Sangiuliano per fatti che mi riguardano, non si trova una sola riga?».
Due pesi e due misure, dunque. In realtà la stampa le aveva dato credito e ancora credito l'anno scorso e le infinite puntate dell'incredibile saga che riguardava i suoi rapporti con il ministro hanno invaso quotidiani e televisioni.
Alla fine Sangiuliano aveva dovuto rinunciare all'incarico, lei era tornata nell'ombra. Adesso il Mattino e Repubblica svelano le mosse dei pm. Sotto osservazione è la tesi svolta alla Luiss e intitolata «Il sistema sanitario nazionale: luci e ombre di un'eccellenza italiana stretta dai vincoli della finanza pubblica». Boccia si laurea alla Pegaso con uno studio in economia e management. Il voto finale è 91/110. Discreto, ma qualcuno osserva somiglianze col lavoro della Luiss. Il 9 settembre 2024 i dubbi vengono raccontati da Rete4, utilizzando anche un software antiplagio.
Pegaso, che si definisce parte lesa, esce allo scoperto con un esposto.Si vedrà ed è prematuro azzardare conclusioni. Ma è singolare la parabola della protagonista dell'intrigo: da un possibile ruolo al ministero della cultura, ai dubbi sui suoi titoli di studio.