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La Boldrini vola a New York in business E lascia a terra le prediche sull'austerity

Presidente di Camera e Senato negli Usa per lo stesso incontro all'Onu, ma Grasso parte dopo e sceglie la classe economica

La Boldrini vola a New York in business E lascia a terra le prediche sull'austerity

Roma - Questioni di classe. Di rango, di sensibilità, di gusto. O forse di Casta e dell'inevitabile disparità che distingue il destino di chi si sente superiore in quanto sopravvissuto e chi no. In questo senso, ci troveremmo già di fronte a una precoce conseguenza della Grande riforma costituzionale secondo Matteo (Renzi).

A dividere Camera e Senato, la pletorica assemblea scampata alle forbici e la vetusta istituzione destinata al macero, ci si sono messe, nello scorso fine settimana, le scelte personali dei due massimi rappresentanti, Laura Boldrini e Pietro Grasso. Entrambi invitati alla quarta Conferenza mondiale dei presidenti di Parlamento, di scena da lunedì scorso a New York. Parliamo di uno di quegli appuntamenti che segnano l'irreversibile inconcludenza tipica delle assemblee dei rappresentanti di tutto il mondo, specie quando si parlano addosso. «La democrazia al servizio della pace e dello sviluppo sostenibile», l'irrinunciabile tema proposto dall'importantissima due-giorni. Ma non si può dir di no, si farebbe fare brutta figura al proprio Paese. E comunque, tessere una tela di rapporti, venendo a sapere come la pensano gli altri colleghi di tutti (o quasi) i Paesi del mondo, non è mai sbagliato. Costi a carico dei cittadini a parte.

Del tutto inatteso, però, il derby casalingo cui la kermesse ha dato vita. Sorprendente e assai stylé il profilo del numero uno del Senato: minimalista, anti-casta, in linea con le ristrettezze dei tempi. Aereo di linea domenica mattina, classe economica per tutti, e pazienza per lo stiracchiamento di gambe, ridotto all'osso lo staff: portavoce e un paio d'accompagnatori. Quasi da imprevisto scampolo di vacanza sulla Fifth avenue , invece, quello della presidente della Camera. A cominciare dalla classe scelta nella reservation del volo di linea: business, of course . E partenza per la delegazione dei fortunati già venerdì 28 agosto, nonostante il programma ufficiale della manifestazione prevedesse un suo impegno in qualità di presidente coordinatore dei lavori solo nella plenaria di lunedì pomeriggio.

Precostituito l'alibi della Boldrini, e pubblicato sul sito della Camera già il giorno della partenza, il 28 agosto, in un comunicato per la verità un po' incespicante e confuso, specie sui tempi. «La presidente della Camera sarà a New York da domani a mercoledì per partecipare a due importanti appuntamenti istituzionali delle Nazioni unite...», esordisce la portavoce. Quindi si passa a spiegare il motivo che ha spinto la Boldrini a bruciare sul tempo Grasso: mica un sacrosanto giro di shopping , o una mostra al Moma , macché. «Da sabato a domenica si svolgerà la decima riunione delle donne presidenti di Parlamento, dedicata alle Strategie concrete per velocizzare il raggiungimento della parità di genere . La presidente Boldrini interverrà nella mattinata di sabato...». Così che la cruciale velocizzazione della parità di genere pare aver conseguito un primo, concreto risultato, già con la nostra presidente della Camera. Capace di agguantare la Grande mela in un rapidissimo volo atlantico. E giusto in tempo per una colazione.

Da Tiffany.

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