A Bologna, i militanti del Pd preferirebbero che il partito si concentrasse più sulla sicurezza prima che sullo ius soli. Questo il risultato che emerge da un questionario diffuso fra i militanti dem del capoluogo felsineo, come riporta oggi il Corriere della Sera.
Rispondendo a un questionario preparato dall'Istituto Cattaneo, gli iscritti e i simpatizzanti che hanno partecipato alla Festa dell'Unità bolognese hanno indicato che fra le priorità in merito all'immigrazione figurano prima la richiesta di maggiore sicurezza e poi dello ius culturae. Lo ius soli, invece, segue indietro di molte posizioni.
Certo, nel frattempo il progetto di legge sulla naturalizzazione più facile per gli stranieri è stato fatto cadere e rimandato con ogni probabilità alla prossima legislatura, mentre la maggioranza di governo ha virato su altri temi relativamente meno controversi - sullo ius soli la destra ha eretto una vera e propria barricata - come quello del biotestamento.
Ai piani alti del Nazareno, dunque, devono aver ricevuto indicazioni molto precise dai sondaggi interni come quello effettuato, sia pure su scala ridotta, alla festa dell'Unità di Bologna.
E c'è da giurare che se il trend registrato fra gli elettori e i militanti emiliani si è ripetuto in tutta Italia, anche la scelta di rimandare l'approvazione del ddl alla prossima legislatura sarà stata orientata da considerazioni di convenienza politica.
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