Coronavirus

Boom di contagi in Grecia, Francia e Spagna. E la Farnesina "sconsiglia" i viaggi all'estero

Attenzione alle restrizioni in ingresso. Rimpatri difficili per chi va fuori Ue

Viaggiare all'estero si può, ma bisogna fare molta attenzione. Ci sono paletti e limitazioni da dover rispettare per non correre il rischio di perdere i soldi del biglietto, dover rinunciare all'ultimo al viaggio o addirittura correre il pericolo di restare fuori.

La Farnesina sconsiglia vivamente i viaggi all'estero «se non per ragioni strettamente necessarie» e considera ulteriori limitazioni agli spostamenti.

Spaventa l'aggravarsi della situazione epidemiologica in Europa e nel resto del mondo e la variante delta. «Non si possono escludere future ulteriori restrizioni agli spostamenti che rischierebbero di complicare eventuali rientri in Italia», scrive il ministero, paventando l'ipotesi di regole ancora più ferree anche da un giorno all'altro per chi rientra nei nostri confini dopo le sospirate vacanze.

«Analoghe problematiche di rimpatrio scrive infatti il ministero potrebbero verificarsi, con incidenza ben più grave, in caso di viaggi verso destinazioni extra-Ue».

Per Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord è previsto l'obbligo al rientro di un certificato di negatività al Covid e di segnalazione alle autorità sanitarie avvertendo di essere stati in questi Paesi. Chi sogna di andare in Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Romania, Ruanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay, deve sapere che al rientro c'è l'obbligo di isolamento fiduciario.

Ci sono poi alcuni Paesi del resto del mondo, verso i quali gli spostamenti sono possibili solo con specifiche e chiare motivazioni di lavoro, salute, urgenza e quindi non per turismo e proprio per questo bisogna consultare al momento della prenotazione il sito Viaggiare Sicuri. In Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana sono i nostri connazionali a non poter andare, salvo se residenti lì prima del 9 luglio.

Ci si può comunque informare meglio compilando un questionario puramente indicativo. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) prevede un forte aumento dei contagi da coronavirus nelle prossime settimane. La variante Delta, diffusa in 85 Paesi nel globo, entro fine agosto sarà responsabile del 90 per cento dei contagi in Europa.

Gli italiani che desiderano andare in Grecia, Francia, Canarie, Austria, Spagna e da poco anche Maldive e Mauritius possono farlo, ma attenzione al rispetto tassativo delle condizioni imposte e previste al momento dell'ingresso in questi Paesi.

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