Cronache

Borgo Priolo, l'allevamento lager di cavalli dove la giustizia non riesce mai a entrare

A decine denutriti e abbandonati: ma da anni troppi fanno finta di nulla

Borgo Priolo, l'allevamento lager di cavalli dove la giustizia non riesce mai a entrare

Va avanti da sempre e non trova soluzione mai. Eppure l'Azienda agricola La Torretta di Borgo Priolo, provincia di Pavia, avrebbe dovuto essere un centro di eccellenza assoluto considerate la strutture. Invece no. È un inferno di incuria, abbandono, maltrattamenti. Almeno così denuncia Progetto Islander Onlus che da due anni non dà tregua al centro di Andrea Frassone.

Il primo sopralluogo, raccontano, a maggio 2019. Per un allarme che riguardava soprattutto i cavalli. Magri, non curati, non ferrati, non puliti, non custoditi: 23 cavalli dentro un capannone mal messo, con il tetto in parte crollato, e in stato di abbandono, senza cibo e con solo un beverino a disposizione. Escrementi e oggetti pericolosi ovunque: alcuni animali sono gravemente feriti altri sono morti di stenti. Intervengono i carabinieri forestali e l'Asl. Anche perché sono tantissime le denunce di vicini e abitanti del paese che si ritrovano cavalli e cani vaganti per le strade in cerca di cibo. Ma non si muove niente.

Il mese dopo stessa scena, anzi peggio. I cavalli mangiano le proprie feci, non c'è un filo di fieno per terra. Arriva il veterinario ATS: due cavalli mancano all'appello. Spiegano alla Onlus: «Pare che un puledro fosse morto da pochi giorni e un cavallo una decina di giorni prima». I cavalli vengono sequestrati e Progetto Islander si offre di prendersene cura. Nessuna risposta. Anzi i cavalli vengono dissequestrati dalla Procura di Pavia e restituiti al proprietario stesso nonostante le condizioni ancora peggiori di degrado e incuria degli animali. Oltre al danno c'è la beffa. Lo stesso centro, nonostante le critiche e le recensioni negative continua ad essere meta di gite scolastiche e didattiche.

E adesso? L'orrore resta. A due anni dal primo intervento il 24 novembre scorso Progetto Islander ha ricevuto l'ennesima segnalazione di maltrattamento, corredata da immagini raccapriccianti, soprattutto riguardo una cavalla gravemente denutrita e incapace di stare in piedi, tormentata da gravi lesioni, ferite e piaghe da decubito. Ennesima denuncia, ennesimo intervento dei carabinieri, ennesima diagnosi da film horror dei veterinari.

Stavolta la cavalla viene affidata a Progetto Islander, ma nonostante le cure alla clinica veterinaria dell'Università di Lodi le condizioni sono talmente disperate che si procede all'eutanasia. Ma altri sono in pericolo e per l'Associazione non c'è tempo da perdere: «Una situazione deplorevole che non ha ragioni. Tanti controlli, verbali, multe, ma nulla di fatto. Ci domandiamo come possano esistere situazioni come questa in un Paese in cui il maltrattamento animale è reato e il benessere animale regolato da norme e leggi». Progetto Islander Onlus denuncia tutti: i responsabili dei maltrattamenti «e chi si è reso responsabile di omertà e trascuratezza».

La corsa contro il tempo non è finita.

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